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È possibile dipingere il silenzio?
Gavia ci prova con le immagini dei mondi che lo evocano.

In un tempo fatto di parole, porre l’attenzione sul silenzio è riflettere su quello che forse più manca oggi: l'ascolto, il saper ascoltare. 
Questa nuova mostra di Gavia vuole essere come l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Di Umberto Mosso
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Di Roberto Zangheri
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Intervista a Maria Elena Boschi
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di Mario Lavia
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di Massimiliano Ghimenti
Sindaco di Calci"
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Il raccontino
"Primarie"
di Santino Gabrielli

8/3/2016 - 10:07

Continuando a indossare un giaccone di vent’anni fa.


E’ domenica mattina, con mia moglie e mia figlia  facciamo colazione insieme . La canina razzola in cucina in cerca di biscotti. Che bellezza, non accadeva da tempo. Si parla e si prova a raccontarci un po’ di cosa carine. Si commentano gli oscar in ritardo, facendoci i complimenti per aver  visto Spotlight, il film vincente,prima che vincesse. Poi si parla dell’esame imminente di mia figlia e dei nostri desideri,  lì davanti.  –Oggi ci sono anche le primarie del Pd in alcuni comuni- dice mia moglie sbirciando il giornale fresco di giornata.–Conosci qualcuno? Chi vince?- Conosco tutti ma non saprei dirti chi vincerà- rispondo- ormai le primarie sono una tombola.


Mia moglie introduce l’o.d.g. della giornata: Liberi tutti. Lei dice che studierà roba del suo lavoro e mia figlia che si rinchiuderà nello studio per l’esame. - Tu cose da fare in casa ne hai- mi dice.- -Intanto faccio un giro con il cane poi si vedrà- rispondo. Cose da fare non mi mancano.


-Bene, allora a  pranzo ci si arrangia e per cena aglio olio  peperoncino e poi prosciutto. Se ce la fai prendi pane fresco, sennò “grissini”! Domenica spartana. La seduta è tolta.-  continua mia moglie ridendo.
 -Stasera “aglio e olio” lo faccio io- rispondo. Abbiamo i peperoncini calabresi, quelli veri del Cuzzola.


Mia figlia si intromette e dice che ci vuole anche il pomodoro pachino.


Ora dovete sapere che qualcuno un tempo ci ha insegnato che al classico aglio e olio … si possono aggiungere pomodorini. Il risultato è buono. E una volta ogni tanto, per variare va bene. Ma questa volta  la mamma  lo vuole tradizionale e mia figlia insiste coi pomodorini. Si preannuncia una “levata di voce” da qualche parte. Provo a riportare la calma raccontando per la decima volta di quando in Sicilia mi servirono “aglio e olio” col brodetto di teste di triglia. Una goduria. Giulio Anselmi  allora direttore della Stampa, aveva scritto un articolo tessendo le lodi di quel piatto,  che il proprietario teneva in bella vista sotto vetro, all’entrata del ristorante a Scoglitti vicino Ragusa. Ma il tentativo di dissuasione letteraria, non attacca. Mia figlia ci blocca e ci sfida. Va bene dice sorridendo, votiamo.  Appena lo dice so già che mi schiererò con mia moglie e poi mi concentro sulla passeggiata. Mi dico, si vota, vinciamo 2 a 1 e tutti tranquilli. Però la ragazza aggiunge- facciamo come alle primarie , chiediamo di votare anche a nonna, gli zii e mia cugina-  la mia bella nipote, che per l’ occasione è presente (di solito vive in Inghilterra dove fa la scienziata!!!) . Sento puzza di fregatura. Apriamo la votazione nel seggio di casa. Due a uno per la pasta tradizionale. Poi la giovane birbante prende un foglio e ci scrive sopra le due opzioni: aglio olio normale e aglio olio … con pachino. Parte. Mia moglie dice, -in tutto siamo sette votanti- io aggiungo scherzando- sì, quattro senza tessera, non iscritti al partito di casa nostra. E ci si ride sopra.


La giovinetta  torna con il risultato sovvertito. Mia nipote, sua madre e la nonna  hanno votato come lei. Solo mio cognato (un purista, non avevo dubbi) ha votato con noi. Mi precipito nelle case dei miei parenti. Tutti confermano il voto motivando anche i gusti culinari.


Bene faremo aglio olio peperoncino e pomodorini pachino. Bisogna rispettare il verdetto, dico ridendo. Mia moglie scuote la testa e conoscendola so cosa pensa.. L’esito delle primarie aperte è di  4 a 3 .Con l’atteggiamento del politico responsabile dico  -bisogna accettare il risultato, mica non vorrai rispettare il voto. Del resto abbiamo accettato la competizione e siamo stati ingenui. Era meglio dire “voglio questo e basta”, tua figlia avrebbe accettato. Ne sono certo, ma così è andata!-
Diciamola tutta, a me non dispiace quella variante culinaria, trovo anomalo però che quattro persone non presenti sul mio stato di famiglia (non iscritte al  partito familiare) e  che non si siedono tutti i giorni alla mia tavola, possano  sovvertire certe decisioni. Mi immagino se accadesse coi libri da comprare o con un film da vedere in tv. O sul vino. Sarebbe una tragedia.


A mio nonno Neri non sarebbe mai successo. Se decideva che bisognava mangiare baccalà fritto e messo in salsa, da vecchio comunista, avrebbe “riunito la segreteria del partito familiare” , fatta passare la sua decisione e ordinato il da farsi a chi di dovere. Mica l’avrebbe chiesto ai vicini di corte. Ma oggi, in questo clima da “primarie aperte” sulla vita, può davvero capitare che qualcun altro possa decidere il colore della carta igienica a casa tua. Come cambia il mondo.

 

Io intanto, indosso ancora un giaccone di vent’anni fa che continua a piacermi.

 

S.G.

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9/3/2016 - 13:42

AUTORE:
Santino Gabrielli

ha ragione mod, sono gli
Statuto...

9/3/2016 - 13:20

AUTORE:
santino gabrielli

la foto è stata messa dalla redazione . Onestamente a me sembrano i Casino Royale e il primo a sinistra mi pare un giovanissimo Giuliano Palma. ma non sonoun esperto.

9/3/2016 - 11:55

AUTORE:
Red 3

La scelta della foto è stata determinata dalla volontà di non mettere una ulteriore foto delle primarie (già troppo abusate).
Allora ho pensato di riferirmi ad un "giaccone di 20 anni fa" e la foto è conseguente, addirittura con il primo a sinistra molto somigliante all'Autore.
Mi è sembrata quella giusta.
Red 3

9/3/2016 - 9:40

AUTORE:
MOD

la foto ritrae gli Statuto (storica mod band italiana ) nei primi anni ottanta...foto stupenda ma in nessuna forma legata a quanto scritto nel raccontino.

8/3/2016 - 22:43

AUTORE:
Yuri

..che tu sia quello con il cappello!!Vero?

8/3/2016 - 15:47

AUTORE:
BdB

Ebbenevelolì!
Aridateci i nonni neri.

8/3/2016 - 12:45

AUTORE:
beppe

Bello!! Da vecchio proponente delle primarie (ben prima dell'ulivo) sono d'accordo: PRIMARIE A COLAZIONE, PRANZO E CENA E SEGGI APERTI SOLO PER GLI ISCRITTI ALL'ALBO DI FAMIGLIA.
P.S. Ma i parenti vicini hanno versato 1 euro per partecipare alla consultazione sul Pachino?