none_o


Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
none_a
Ripafratta, 12 luglio
none_a
Bagno degli Americani di Tirrenia
none_a
Molina di Quosa, 8 luglio
none_a
Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
none_a
Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Migliarino
Risposta alla FdG

9/3/2016 - 10:09

In risposta alla Foto del Giorno in cui si vedono i monti dal centro della Pineta.


Foto 1 e foto 2 mostrano abbattimento dei pini lungo il viale e la loro frantumazione.


Il primo incontro con uno di questi grossi camion telonati mi ha fatto domandare cosa ci facesse e cosa trasportasse sul viale dei Pini ma quando mi ha sorpassato dopo il vento caldo della motrice sono stato avvolto per un centinaio di metri dall’odore dolce e inconfondibile di ragia, di pino, di macchia. Della nostra macchia. Capisco che definire nostra la macchia non sia corretto ma lo dico lo stesso perché quel profumo di ragia di pino mi porta indietro negli anni quando la macchia era il rifugio di noi migliarinesi, delle passeggiate lungo i viali, dei primi incontri amorosi all’Immaginetta, delle partite “alla morte” al Troncolo, della raccolta dei funghi, del mare raggiunto in bicicletta attraverso i viali ombrosi della Tenuta.


Questo nostro vissuto fa capire quanto i migliarinesi siano legati al mare e alla macchia, diciamo un po’ come i nodichesi al loro candidato!


Ora i pini sono arrivati alla fine della loro vita ed è giusto che vengano abbattuti e utilizzati, ma la loro scomparsa non lascia indifferenti chi li ha conosciuti da molti anni come noi più anziani e sempre un po’ nostalgici.
Dobbiamo rassegnarci alla loro scomparsa come ci si deve rassegnare alla scomparsa di un parente anziano, di un nonno o uno zio che sappiamo che ci deve lasciare anche se non vorremmo mai accadesse, e quando accade ci lascia nello sconforto.


Ci sembra anche che questa decimazione (la chiamo così a ragion veduta) sia eccessiva. Togliendo così tanti pini e in così poco tempo non solo si modifica radicalmente e di getto il panorama centenario della pineta ma si rischia di distruggere il sottobosco e tutta la sua vita animale e vegetale (insetti, funghi, piante eccetera, l’humus quindi) che lo rende vivo. Una popolazione che vive all’ombra si trova improvvisamente in pieno sole e questo può rappresentare un grave danno all’ecosistema.


Foto 3
L’olio esausto lasciato da qualche maleducato lungo il ciglio della strada è stato travolto da qualche mezzo e si è sversato, anche se non completamente. Non credo sia un grosso danno per l’ambiente, solo un grosso esempio di inciviltà.


Foto 4
E’ la Mandria, un insieme di locali di civile abitazione e di architettura industriale abbandonati ormai da tempo alla loro funzione e parcellizzati in piccole attività. Sono ancora in piedi e ancora in grado di essere utilizzate in qualche progetto di ripristino e di rilancio di tipo turistico ricettivo essendo in una zona di pregio, a due passi dal mare, dalla Versilia e da un Aeroporto Internazionale. Speriamo che la nuova Amministrazione ne capisca finalmente il valore sotto questo punto di vista e decida di occuparsene in maniera più incisiva e fattiva della precedente.
G.P_
 

 

 
+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

9/3/2016 - 12:13

AUTORE:
G.P_

Giusto quanto detto da Isabella ma qualche progetto su quegli edifici c'è stato in passato, ma non portato a termine.
Non sappiamo quali ostacoli si siano frapposti ma di sicuro i progetti esprimevano la volontà dei proprietari di provare a fare qualcosa prima che gli edifici crollassero definitivamente a terra.
Se gli amministratori cambiano e i proprietari invecchiano, e lasciano il posto ai figli o nipoti, il discorso potrebbe anche essere riallacciato.
Metto un link a dimostrazione di quanto affermato:

http://www.lavocedelserchio.it/vediarticolo.php?id=19201&page=0&t_a=una-casa-nel-boscodi-trilussa

9/3/2016 - 11:02

AUTORE:
isabella

Di solito si dice che l'erba del vicino è sempre piu verde ma non che l'erba del vicino è mia.
Il bosco sta passando un periodo di piani di tagli programmati e necessari per la corretta gestione. Va ricordato che il bosco è stato fatto per svolgere principalmente un'attività di silvicoltura. Non è dunque un bosco naturale ma 100% artificiale(per questo che di parco naturale non ha proprio nulla), e dunque i tagli sono una cosa normale.Quello che non è normale è la gente che si occupa e ha da parlare su l'erba degli altri.
Per quanto riguarda la mandria, è vero che è molto triste vederla ridotta cosi, ma dire "Speriamo che la nuova Amministrazione ne capisca finalmente il valore sotto questo punto di vista e decida di occuparsene in maniera più incisiva" puzza molto di esproprio o qualcosa del genere visto che i locali sono totalmente privati.
Non vedo in che modo l amministrazione possa occuparsene se non espropriando o cosa purtroppo impossibile, visto l'andazzo, aiutando/sostenendo i proprietari.
Ricorda l'erba del vicino non è sempre mia!