Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Mettiamo Vecchiano perchè in questo momento vive il fermento delle primarie, calda anteprima di votazioni amministrative sicuramente bollenti.
Ma nella foto c'è molta calma, quasi assenza.
I platani sono già frondosi ma le panchine sembrano deserte. Gli uomini forse erano al lavoro, compresi i pensionati, meno numerosi sicuramente di oggi e anche meno fisicamente prestanti, che in quegli anni del dopoguerra avevano altro da fare che stare a ciondolare chiacchierando in piazza in attesa del pranzo.
In lontananza il Palazzo Comunale (chi c'era nel 46? Chi era il sindaco?) e alla parte sinistra sembra di scorgere pochi edifici, di cui uno più alto potrebbe già essere il Paloma.
L'immagine comunque fa capire di essere veramente in un altra epoca, abbastanza vicina negli anni ma molto lontana per stile di vita, senza auto, senza cellulari, senza televisione (le trasmissioni inizieranno nel 1954) e soprattutto senza fretta.
FOTO: Collezione P.C.