Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
IL 12 MARZO, A VOLTERRA, PARTECIPEREMO ANCHE NOI ALL’INIZIATIVA “ORGOGLIO COMUNE”
Non siamo contro le fusioni, siamo contro l’obbligo delle fusioni. Con chi fondersi, perché, a quali condizioni, in quali tempi, sono domande e processi concertativi e di coinvolgimento di Amministrazioni e Cittadini, nonché delle Regioni, che potranno essere attivati con modalità e tempistiche coerenti al portato di una simile iniziativa, non per obbligo, ma per volontà locale e comprensione della reale necessità, convenienza ed efficacia per i cittadini . La gravità della proposta di legge risiede anche nella palese rinuncia agli anni di percorso concertativo e di coinvolgimento delle istituzioni locali e dei cittadini, in un governo sostenibile dei territori e dunque nel tentativo di dare al Paese, qualsiasi Governo vi sia insediato, un assetto di democrazia responsabile e solidale.
I piccoli comuni non possono essere tacciati di individualismo sociale o politico. I piccoli comuni hanno da sempre affiancato lo Stato con responsabilità e solidarietà. Il fatto è che non possiamo dapprima chiamare i cittadini alla partecipazione responsabile, favorendo la sussidiarietà e una nuova governance partecipata, per poi vederli depredati di questo nuovo assetto organizzativo solo perché ancora una volta il binomio Individuo-Stato è in crisi.
Proponiamo dunque che si apra fra il Governo, le Regioni e le rappresentanze dei piccoli comuni, tra cui l’Associazione Borghi Autentici, uno spazio di confronto leale nel quale individuare metodi, tempi e risorse anche tecniche per migliorare l’assetto economico e sociale dei piccoli comuni affiancando e sostenendo anche sotto l’aspetto tecnico processi aggregativi di funzioni, e promuovendo nuovi assetti amministrativi laddove ve ne sia la reale necessità e una diffusa comprensione da parte della cittadinanza e delle sue rappresentanze, delle scelte in ordine alla fusione tra comuni.