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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
SAN GIULIANO
Oggi più che mai: “Si scrive acqua, si legge democrazia”

19/3/2016 - 15:25

Stravolta la legge sull'acqua pubblica e il referendum del 2011

 

La via (d'acqua) che porta dal referendum per l'acqua pubblica del 2011 allo scempio della volontà popolare che si fa in questi giorni è lunga e tortuosa.

Ma il punto, ovvero il problema non è questo. Il problema è il senso di smarrimento, di ubriachezza, che lega molti attori politici capaci di trovarsi nel volgere di qualche anno da una parte all'altra dello steccato. Votare ieri per il Sì, per la difesa del bene comune ACQUA, e determinarne oggi democraticamente la svendita (col significato triviale che hanno lasciato assumere all'aggettivo democratico). Quell'apertura alla partecipazione privatistica (di quei privati-squali che puntano all'acqua in Italia come altrove nel modo fregandosi le mani e pregustando lauti guadagni) inserita quasi distrattamente negli emendamenti presentati presso la Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera ha il sapore autentico del tradimento, del sabotaggio.
 
Eppure non spaventa. Almeno fino a quando l'attenzione mediatica attorno al tema saprà convogliare la forza di quegli elettori referendari a una strenua difesa di un bene che è anche un principio di vita. 

Spaventa invece la rassegnazione con cui si accetta e giustifica il voltagabbana in questione. Ne abbiamo sentite di tutti i colori; dal classico "è l'Europa che ce lo chiede" al più ilare "l'affidamento andrà prioritariamente al Pubblico".

Spaventa registrare che in comuni virtuosi, sedi della cittadinanza e del diritto, le società private che gestiscono il servizio (ma che in soldoni maneggiano il grande rubinettone della fornitura) continuano imperterrite a piombare i rubinetti dei morosi ignorando le leggi sul quantitativo minimo e smantellano le fontane pubbliche (proprio quelle usate dai più poveri e dagli ultimi).

Si potrebbe cogliere un segnale nefasto da tutto questo. Il segnale che nemmeno più la democrazia diretta è degna di essere rispettata e presa in considerazione, quando non direttamente e supinamente rispettata!

Cos'altro dovrebbero fare i cittadini per esprimere con chiarezza la loro volontà e vederla esaudita?

Non è forse l'ora di tornare sui propri passi e imparare a farsi servizio e sostegno a tutti?

L'auspicio è quello di tornare ad inquadrare, con lungimiranza, i campi dove la difesa e il sostegno del "pubblico" sono risultati imprescindibili e tornare a mettere davanti ad ogni cosa l'interesse collettivo come motore delle scelte politiche più disinteressate.

 

Michele Antognoli, consigliere comunale L'Altra San Giuliano

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19/3/2016 - 16:34

AUTORE:
Nannetti

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