Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Impegni familiari mi hanno impedito di inserire la foto del giorno nel giorno al quale si riferiva, ma lo faccio adesso perché nulla toglie al fatto per cui era stata scattata e pensata.
Mattina del lunedì dell’angelo, una capatina all’alba al mare per ricaricarmi, un’occhiata alla spiaggia per controllare come era stata passata la domenica pasquale e…la sorpresa!
L’Uovo di pasqua, l’uovo cosmico che in ogni religione è considerato l’inizio della vita, quello che noi cattolici facciamo benedire la mattina di Pasqua, quello che, purtroppo, è diventato un oggetto di propaganda commerciale, quello che simbolicamente ora all’interno dovrebbe avere il germe della creazione invece ti dona un portachiavi pacchiano o un pupazzetto da schifo, l’Uovo insomma che sei abituato ormai da considerare uno scrigno di un tuo desiderio, ecco, quell’uovo lì la Domenica di Pasqua, qualcuno lo ha lasciato in dono a chi lo desiderava.
Chi? Non importa se un nostalgico o una famigliola festante o un gruppo di amici scherzosi ed esuberanti, qualcuno aveva regalata una baracca ad un luogo che la desidera da una vita, una baracca in embrione, come è logico in un uovo, ma un segno di un sogno.
Se in America ha spopolato “Ritorno al futuro” , da noi ci starebbe bene “Ritorno al fu….”
Alla prossima Pasqua!