Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Ritrovato nella pineta di Migliarino, località detta Quadrato del mare, lo scheletro di un animale straordinario che ci riporta a rivalutare come vera la notizia che monsignor Paolo Tronci, vicario generale dell’illuss. e rev. Monsignor Giuliano de Medici arcivescovo di Pisa, scrisse nel 1682 nei suoi “Annali Pisani”:
In questo documento autentico non si fa parola dalla tradizione volgarmente invalsa, che costà nel bosco di Migliarino un nobile pisano di nome Nanni della famiglia Orlandini uccidesse nel 1109 un serpente straordinario, che distruggeva armenti ed uomini con spavento di tutta la città; cosicché il Comune di Pisa per gratitudine dichiarò signore di Migliarino Nanni Orlandi con tutti i suoi discendenti. Aggiunge quella leggenda, che in memoria di una tale avventura fu scolpito un anaglifo nella chiesa di Migliarino, trasportato più tardi nel camposanto di Pisa.
Qui si salta dalla nobile leggenda allo scherzoso pesce d’aprile per cadere in una cruda realtà perché nel luogo indicato oggigiorno vi sono bestie ben più feroci del povero serpente di lontana memoria, serpenti bipedi di ignota provenienza d’oltremare che gli “armenti” li mangiano e gli “uomini” li distruggono.
Purtroppo non sono scheletri e purtroppo non esiste più un Nanni!