Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Con il telefono "passato", come succede agli anziani non ancora rincitrulliti che hanno figli giovani, ho scoperto la possibilità della foto panoramica.
Ne metto alcune.
Sono curiose più che belle e rendono comunque l'idea della bellezza dei nostri posti e, indirettamente, nonostante le dicerie di ignoranti (che ignorano), della sicurezza dei nostri luoghi.
Anche stamani ho percorso via del Balipedio fino a Torre del Lago ma non ho fatto brutte incontri, anzi ne ho fatto uno piacevole, ho concosciuto e mi sono intrattenuto con il custode (86 anni compiuti) della cappella di Padre Pio. Un luogo bellissimo e carico di atmosfera, ben tenuto per opera di volontari e religiosi e nato per volere ed opera di Giovanni Bardazzi che acquistò il terreno da una Immobiliare del Nord Italia nel 1976.
Erano terreni destinati a complessi residenziali e turistici in base alla Convenzione Comune-Salviati che per opposizione popolare non fu ratificata dal Consiglio Superiore dei lavori Pubblici perdendo di valore e venduta, poi successivamnete, a piccoli lotti. In uno di questi fu costruita la Cappella, meta di pellegrinaggio e di manifestazioni religiose.
In ultimo una foto che invita i cittadini a partecipare ad assemblee pubbliche sulla sponda destra del Serchio.
P.G_