Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Con il telefono "passato", come succede agli anziani non ancora rincitrulliti che hanno figli giovani, ho scoperto la possibilità della foto panoramica.
Ne metto alcune.
Sono curiose più che belle e rendono comunque l'idea della bellezza dei nostri posti e, indirettamente, nonostante le dicerie di ignoranti (che ignorano), della sicurezza dei nostri luoghi.
Anche stamani ho percorso via del Balipedio fino a Torre del Lago ma non ho fatto brutte incontri, anzi ne ho fatto uno piacevole, ho concosciuto e mi sono intrattenuto con il custode (86 anni compiuti) della cappella di Padre Pio. Un luogo bellissimo e carico di atmosfera, ben tenuto per opera di volontari e religiosi e nato per volere ed opera di Giovanni Bardazzi che acquistò il terreno da una Immobiliare del Nord Italia nel 1976.
Erano terreni destinati a complessi residenziali e turistici in base alla Convenzione Comune-Salviati che per opposizione popolare non fu ratificata dal Consiglio Superiore dei lavori Pubblici perdendo di valore e venduta, poi successivamnete, a piccoli lotti. In uno di questi fu costruita la Cappella, meta di pellegrinaggio e di manifestazioni religiose.
In ultimo una foto che invita i cittadini a partecipare ad assemblee pubbliche sulla sponda destra del Serchio.
P.G_