È possibile dipingere il silenzio?
Gavia ci prova con le immagini dei mondi che lo evocano.
In un tempo fatto di parole, porre l’attenzione sul silenzio è riflettere su quello che forse più manca oggi: l'ascolto, il saper ascoltare.
Questa nuova mostra di Gavia vuole essere come l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni
Abbiamo scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma per onorare la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .
Sott’allo stesso ombrello d’incerato
Portano a giro un par di sèoli ‘n due.
Lui va, cór un gambale rimboccato
per ‘un bagnassi ‘ ‘arzoni ‘n delle bue
e la su’ vecchia ‘ni sta drèto a stento
cólle mano ‘ntrigate ‘fra le sue:
ci ‘hiacchera fra ‘r timido e ‘r contento
come se fussi sempre ‘nnamorata.
Vedo move’ le labbra, nun li sento.
Si dirranno, ‘hissà, della giornata,
o d’un tempo volato già lontano!
La cicca di toscano brascïata
gliè quasi ‘n fondo, lui la piglia ‘n mano,
la guarda, ‘n antro peo tirato ‘n fondo,
e la butta fra ‘bozzi, ner pantano,
per lassà ‘r su riòrdo ‘n questo mondo,
gliè come una tira tira ‘olla sorte!
Piove ‘ome dDio la manda, ‘vello sfondo
nero, der cèlo, è ‘r velo della morte
che ‘ du’ vecchi hanno visto avvicinassi
e tornà’ ndrèto digià tante vòrte.
Ma vanno, piano, senza strapazzassi
guasi ‘ólla voglia d’asserbà’ du’ passi
per spèndeli, ‘ntrigati pe’ lle mani
cóll’ urtimo rifiato di domani.
M.V.