Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
La Bufalina è il canale che collega il lago di Massaciuccoli con la costa, una specie di valvola di sfogo quando il lago è in piena e ha bisogno di portare la sua acqua rapidamente al mare per non tracimare e inondare le campagne.
La Bufalina è il nome che ha preso anche quella zona litoranea, fra la Marina di Vecchiano e Torre del Lago, percorsa in tutta la sua lunghezza dalla linea ferroviaria. Esistevano un tempo numerosi passaggi a livello che permettevano il libero transito oltre la linea, oggi sono tutti scomparsi, e la zona si può considerare nettamente divisa in due , separata proprio dall’ostacolo della linea ferroviaria.
Dalla parte della costa esiste una strada, via del Balipedio che è “termine propriamente militare indicante l'area destinata a poligono di tiro sperimentale per armi balistiche e di artiglieria” di cui quello di Viareggio è uno dei più famosi e merita una nota tratta dal Web:
“Balipedio di Viareggio
Uno tra i più usati fu quello sito nell'area divenuta la spiaggia del parco naturale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, tra Viareggio, Torre del Lago Puccini e la foce del fiume Serchio, raccordato direttamente con la stazione ferroviaria di Viareggio. Cannoni, mortai, bombe, furono oggetto di sperimentazione, da parte della Marina Militare, di fronte a quel tratto di mare. All'interno del parco, tra gli alberi, si possono trovare resti di casematte, costruite dai militari, atte alla sperimentazione delle armi.”
Purtroppo di questo presidio rimane un poligono di tiro militare non in linea con il valore e la natura del luogo, oggetto di molti tentativi amministrativi e politici al momento rimasti infruttuosi per la sua dismissione.
Io vado spesso in bici sulla via del Balipedio, direi quasi giornalmente quando la stagione lo permette. Specialmente nei giorni prefestivi e festivi la zona è popolata di gente che la percorrono a piedi, in bici, con la famiglia, col cane, a cavallo. Un viavai continuo di persone che scelgono di percorrere i pochi chilometri della strada per godere dell’assenza di auto, per la bellezza e il silenzio della natura.
La Bufalina è una zona del Parco che è stata oggetto di un progetto regionale, con tanto di adeguato finanziamento, per la sua cosiddetta “bonifica ambientale”, per renderla cioè sicura e fruibile dai normali cittadini. Sono state fatte riunioni,realizzati volantini e cartelli, avvisi, sono stati compilati suggerimenti, consigli, idee, progetti, inviate mails, pubblicazioni su giornali ed è stato redatto, alla fine, un progetto finale. Un progetto da condividere quasi interamente perché l’obbiettivo comune non può che essere quello di valorizzare un’area di tale bellezza.
Perché questa è una zona preziosa del Parco, indicata come riserva integrale, e deve essere e rimanere fruibile per tutti.
Spesso sui giornali sono riportati episodi spiacevoli accaduti in questa zona e questo fa nascere nei cittadini il timore di frequentare questi luoghi, visti come insicuri se non addirittura pericolosi. Così facendo si creano due tipi di problemi: il primo è l’abbandono, la mancata frequentazione e fruizione dei luoghi, il secondo la nascita di pregiudizi e paure immotivate che incrementa il primo.
Lo stesso discorso vale per il viale dei Pini a Migliarino, evitato da molti più per sentito dire che per effettiva pericolosità. Non frequentati questi luoghi si prestano ancora di più ad essere insicuri e preda di bande di persone poco raccomandabili.
Io che li frequento con regolarità non concordo con molti posts, comparsi anche su questo giornale, che fanno pensare alla Bufalina come un luogo di malaffare, frequentato da delinquenti, neri, gente pericolosa e senza scrupoli. Io vi trovo sempre tanta gente normale che fa una normale passeggiata, qualcuno arrivando anche alla cappella di Padre Pio.
Una cappella oggetto di molti vandalismi certo vista la sua posizione isolata, ma non da parte di delinquenti neri o musulmani,ma semplicemente di maleducati incivili i cui genitori non hanno insegnato loro semplicemente il rispetto delle persone e della cosa pubblica (oltre che della religione).
Naturalmente questa non può essere che la mia opinione personale, frutto però dell’esperienza di una frequentazione continua senza mai avere avuto occasione di brutti incontri, e non posso dire di altri.
Una cosa che volevo segnalare è anche il mancato incontro, sulla via del Balipedio, con nessuna delle persone presenti a quelle riunioni dove si doveva decidere cosa fare della zona. Tranne il buon e attivo Marinelli del WWF, incontrato con un assessore di Viareggio sul ponticello sul canale, mai nessuno, nemmeno per caso. Come se i presenti a quella affollate e partecipate riunioni abbiamo preso delle decisioni, formulato ipotesi e innescato paure, senza mai essere stati nella zona, vittime anche loro dei pregiudizi e del sentito dire.
Inviterei anche il nuovo sindaco, chiunque sarà eletto, a visitare i luoghi del proprio Comune perché solo girando molto, guardando molto, parlando molto con i comuni cittadini si riesce a conoscere a fondo le problematiche del territorio e a non cadere vittima di preconcetti, false credenze o del sentito dire.
Invito infine i cittadini, specialmente quelli che rientrano nella categoria suesposta, a farsi coraggio e a fare un giretto oltre la sbarra. Magari rimanendo lungo la strada. Un pezzettino alla volta, solo un’occhiata con in una mano il cellulare (per un eventuale richiesta di aiuto) e nell’altra un bastoncino. Si accorgeranno che, salvo eccezioni sempre possibili, il bastoncino servirà loro ad aiutarli nel cammino fino al canale della Bufalina dove incontreranno molta gente che arriva fin lì da Torre del Lago, per godere insieme della pace e della bellezza del paesaggio. Con un ultimo sforzo potranno poi prendere a ritroso il canale ed arrivare fino alla cappella di Padre Pio, indicata lungo la strada con tanto di cartelli per i tanti fedeli che vi si recano in pellegrinaggio.