Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
E' il 1963, in piazza c'è ancora il distributore della BP e manca il semaforo mentre a sin si vedono in costruzione le case sulla piazza della Libertà.
Nella piazza e per le strade si vedono solo un paio di ciclisti e un'auto a destra che sembra una Fiat millecento.
La piazza al tempo era un parcheggio per grossi camion i cui autisti si fermavano a mangiare ai ristoranti locali (la Luigina è proprio davanti), solo in seguito fu divisa per farne parcheggio per auto con iniziali proteste dei ristoratori.
Il bar era quello del Gelli, la trattoria della Luigina e l'edicola del Capitani, con il servizio delle bombole del gas GPL (si vede all'esterno il cane a sei zampe, marchio dell'Eni).