Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Due filastrocche:
Orrore, orrore, un ramarro verde su un muro marrone!
Il ramarro mangia il farro
ma di lui non già ti narro
Ti dirò però del pero
che si incrocia con il melo
e diviene un frutto mero.
Ti dirò del bianco velo
che ricopre un po' pietoso
il discorrere penoso
di politica e del cielo
due canzoni:
la strada è lunga ma ne vedo la fine
arriveremo per il ballo
e Dio ci apparirà sulle colline
con i suoi occhi smeraldini di ramarro
Ramarro con tre erre
Arriva in punta di zampette con la lente
E l'impermeabilino verde
Ramarro con tre erre
Corre sui muri, sui pendii più rocciosi
Non gli fa paura niente
due haiku:
Verde ramarro
sul muro millenario.
Chi è più antico?
Canicola
Nell'immobile siepe
fruscio:
guizza il ramarro.
e una bischeratella mia:
Ride il ramarro,
dal verde bizzarro,
ride sul nome
dato a coglione
e a chi di buonora
domanda: che ora?
“Son rogiolo mogio,
ma non ho l’orologio”.