Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Molte delle grandi sculture dell'artista lucchese Giannetto Salotti sono partite dal ricovero di via Carlo del Prete a Lucca e, grazie ad un accordo di amicizia con l'erede Ilaria Salotti, hanno raggiunto Casa Nannipieri, la casa d'arte del critico e volto televisivo Luca Nannipieri, curata da Patrizia Ennas, dove saranno visibili in sede permanente nel giardino e saranno a disposizione per critici d'arte, collezionisti, appassionati.
La travagliata vicenda delle opere di questo importante artista di Lucca sembra dunque arrivata ad un bivio: da una parte, un numero rilevante di chine, sculture di medio e grande formato, saranno valorizzate nella casa-museo di Luca Nannipieri a San Casciano; mentre la parte numericamente più voluminosa dell'artista rimarrà nel deposito di Lucca, in attesa che avvenga quella valorizzazione cittadina che tanto occorre.
Lo storico dell'arte Luca Nannipieri afferma: "Ho voluto Giannetto Salotti nella mia casa d'arte per dimostrare alla città e alle istituzioni di Lucca quanto sia viva la sua opera, se abita un prato, un giardino, una parete di casa.
E soprattutto stiamo dimostrando che spesso le persone, se vogliono, possono più delle istituzioni.
Noi qui gli dedichiamo 3 pareti intere con chine e pitture e vari angoli del giardino in un percorso di dialogo e di confronto con altri artisti del Novecento e del panorama contemporaneo.
Giannetto Salotti è stato un pittore e scultore tra i più rimarchevoli del secondo Novecento toscano. La prestigiosa Accademia Tiberina di Roma ha voluto nominare accademico l'artista Salotti, mettendolo accanto a personalità come Alessandro Manzoni, Antonio Canova, Ugo Foscolo, Giacomo Manzù, Giò Pomodoro.
Le sue opere sono in via di musealizzazione in varie collezioni pubbliche in Italia e all'estero. Sulla sua arte si sono espressi critici e storici d'arte come Dino Carlesi e Antonello Trombadori o personalità come Paolo Crepet".