Cara Demy,  hai ragione, non si può distinguere il sesso dei pulcini nel nido, ma avevo notato una vivacità maggiore in due dei piccoli rispetto al terzo, intraprendenza questa che si è protratta nei giorni e che ha portato a pensare alla solita frase fatta  di “sesso forte” e “sesso debole”.
La vicinanza del nido, fatto sopra un lavello ed una lavatrice e quindi considerata promiscuità stretta uomo-animale, mi ha dato modo di ammirare, capire e studiare lo  “stupefacente lavorio” che sta dietro la cura di una nidiata e di una rivalutazione degli “aggettivi”, se non addirittura un ribaltamento.
Lui, il padre, è bello, elegante, amoroso sì ma anche vanitoso e poco disposto ai sacrifici.
Lei, la madre, è scalcagnatina, spettinata, arruffata ma di una bontà ed un amore che ha del martirio.
Pochissimi giorni hanno fatto crescere peli e penne ai piccoli, aumentare la grossezza delle loro fatte e diminuirne fortunatamente la loro frequenza di emissione, aumentare la fame e… far diventare ancora più grossi  e grassi Umme e Lumme mentre  Lamme  resta ancora la piccolina di casa, ma dovreste vedere le cure che riceve da sua madre, una cosa che ha dell’incredibile!
C’è silenzio stamattina, il padre è a sbecettare in giardino, la madre riscalda i piccoli e si sente una canzoncina che proviene dal nido dei ricordi d’infanzia:
 
Questo è l’occhio bello,
questo è il suo fratello.
Questa è la chiesina,
questo è il campanello.
Dlin dlin dlin dlin dlin,
dlin dlin dlin dlin dlin.