Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
La storia di questa trattativa è ormai nota e lungamente “sparlottata”, ma ora le carte cantano e Migliarino esulta nel vedere raggiunto, almeno in parte, quel traguardo di quella corsa iniziata tanti anni fa.
I membri del comitato avevano approntata la saletta riunioni con una decina di ottimistiche sedie per gli addetti ai lavori, ma qualcosa ha fatto lievitare il numero dei partecipanti a questo storico momento tanto da essersi dovuti trasferire nell’auditorium per accoglierli tutti: sindaco e dirigenti comunali, ovviamente il direttore, presidente e consiglieri della P.A, il comitato (quasi al completo), il consiglio di frazione, il “nostro vecchio” parroco e il “nuovo sostituto” con due suore francescane, il presidente del Consorzio di Bonifica, in tutto 21 persone che hanno ascoltato le presentazioni, le storie, la vita di questa vicenda con una ciliegina sulla famosa torta delle parole del sindaco Lunardi – oggi è proprio una bella giornata - seguite da quelle commoventi di don Lido
– non vedo dove siamo, ma lo sento dentro che è bello -.
Da componente del comitato Asbuc non posso che dire: ce l’abbiamo fatta, ora comincia un’altra era del nostro lavoro per il nostro paese e per la comunità intera.