Nei suoi numerosi articoli sulla storia del territorio, Franco Gabbani ha finora preso come riferimento, personaggi o avvenimenti storici, inquadrandoli nella cornice degli usi e delle norme dell'epoca.
Questa volta prende spunto da situazioni e argomenti curiosi, spigolature come le chiama.
Al di là dei fatti precisi, quello che colpisce particolarmente, è il linguaggio usato nei documenti, non solo formale e involuto, come da sempre ci ha abituato la burocrazia, ma spesso anche di difficile comprensione, esplicitando l'evoluzione continua della lingua e dei termini.
La storia di questa trattativa è ormai nota e lungamente “sparlottata”, ma ora le carte cantano e Migliarino esulta nel vedere raggiunto, almeno in parte, quel traguardo di quella corsa iniziata tanti anni fa.
I membri del comitato avevano approntata la saletta riunioni con una decina di ottimistiche sedie per gli addetti ai lavori, ma qualcosa ha fatto lievitare il numero dei partecipanti a questo storico momento tanto da essersi dovuti trasferire nell’auditorium per accoglierli tutti: sindaco e dirigenti comunali, ovviamente il direttore, presidente e consiglieri della P.A, il comitato (quasi al completo), il consiglio di frazione, il “nostro vecchio” parroco e il “nuovo sostituto” con due suore francescane, il presidente del Consorzio di Bonifica, in tutto 21 persone che hanno ascoltato le presentazioni, le storie, la vita di questa vicenda con una ciliegina sulla famosa torta delle parole del sindaco Lunardi – oggi è proprio una bella giornata - seguite da quelle commoventi di don Lido
– non vedo dove siamo, ma lo sento dentro che è bello -.
Da componente del comitato Asbuc non posso che dire: ce l’abbiamo fatta, ora comincia un’altra era del nostro lavoro per il nostro paese e per la comunità intera.