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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Vecchiano
Rifondazione Comunista - Agricoltura e territorio

31/5/2016 - 13:56

Rifondazione Comunista_ Agricoltura e territorio
 
 
Il nostro è un territorio a vocazione largamente agricola e questo è un patrimonio economico e culturale che merita essere sfruttato, nel pieno del rispetto e della tutela che all'ambiente noi dobbiamo.

Chi vive in luoghi come il nostro non può e non deve dimenticare, che ogni scelta amministrativa e politica che potrà essere fatta, dovrà avvenire tenendo sempre presente questi fattori.

L'impegno per il futuro, dovrà essere quello di riqualificare ed incentivare le attività agricole, con il fine di creare opportunità di lavoro per tutti,con un occhio particolare alle nuove genearazioni, che dovranno poter trovare anche nello studio delle discipline agrarie ed agronomiche, opportunità reali di sbocco lavorativo. Il progresso tumultuoso degli ultimi decenni, ha consentito all'uomo di svolgere con meno fatica ed in tempi ridotti molte attività agricole, grazie all'introduzione delle macchine anche nelle piccole e medie coltivazioni, al contempo però è stato introdotto l'utilizzo di diserbanti e fertilizzanti, che essendo sostanze chimiche, aldilà del vantaggio sui tempi e di un risparmio immediato, hanno creato e stanno continuando a creare, enormi danni all’uomo e all'ambiente. 

E’ necessario invertire la tendenza dell'uso di prodotti chimici, al fine di preservare la salute di noi tutti. Le potenzialità del nostro territorio devono essere considerate e rese alla comunità, anche attraverso progetti scolastici, che diano ai giovani modo di conoscere tutte le opportunità che il mondo agricolo può offrire.

Dovremo cercare forme di riutilizzo dei terreni incolti, anche attraverso accordi tra le proprietà e chi sia interessato a fare dell'agricoltura il proprio mestiere, oppure a chi vi veda comunque una forma di sostegno al reddito familiare. Restituire i terreni abbandonati, alla coltivazione metterebbe poi in moto un processo di conseguente salvaguardia ambientale, partendo dalla pulitura delle fosse e dei canali.

Anche la presenza di persone in zone oggi semi abbandonate, avrebbe  una funzione di “sicurezza”, rispetto a tanti fenomeni di microcriminalità che spesso trovano sfogo nella zone meno frequentate. Sarebbe sicuramente una sorta di sorveglianza del territorio, oltre che di salvaguardia. La prossima amministrazione dovrà continuare a sostenere le aziende che faranno produzione e vendita diretta, sostenendo le buone pratiche agricole e di acquisto, come i GAS. L’auspicio è inoltre di poter utilizzare i prodotti locali, anche nelle scuole dove sia presente il servizio di refezione.

Potrebbe essere considerato un passo indietro, quello di tornare a coltivare la terra, ma crediamo che oggi più che mai sia necessario, per un futuro che conservi l'ambiente e al tempo stesso possa offrire opportunità di lavoro.
 

 

Fonte: Il Circolo della Rifondazione Comunista di Vecchiano
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