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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
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Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Alessio Niccolai si presenta
Tamburini & Confronti: lo schema bipolare plebiscitario

1/6/2016 - 12:46


Tamburini & Confronti: lo schema bipolare plebiscitario 

La campagna elettorale vecchianese per le Amministrative 2016 ha subito una brusca impennata ieri sera col faccia a faccia tra la nostra candidata Sindaco - Gabriella Sani - ed i candidati di IPV e di Centro-Destra per Vecchiano al Circolo ARCI di Migliarino.

È stato un confronto sereno - aldilà di tutte le possibili considerazioni politiche - guastato solo dalla latenza di Nicola Tamburini il quale, per carità, trovandosi nel diritto di condurre la campagna elettorale seguendo traiettorie di proprio gradimento e concezione, ed avendo evidentemente programmato un evento pre-elettorale di diversa natura, poteva avere ottimi motivi per non esserci.D’altra parte «nella tana del lupo» non si entra volentieri, ne’ lo si fa con tanta spensieratezza o spontaneità, e se per i «ragazzacci» della mia lista - spesso nati, cresciuti e vissuti nei circoli ARCI del nostro Comune, benché oggidì deprivati della loro cittadinanza - non deve essere stato tanto intellettualmente impegnativo riappropriarsi - seppur per un paio di ore soltanto - di uno spazio appartenente loro ben più di quanto non competa ad una buona parte di accoliti di Massimiliano Angori, per un Fabrizio Grossi è da ritenersi assai meno rilassante entrare nell’agorà migliarinese - un tempo fulcro della Sinistra e cuore pulsante di ogni attività sociale, oggi ridotto ad una proto-impresa come la maggioranza dei circoli - e accettare di confrontarsi «alla pari» con chicchessia.

Dunque comprendo perfettamente che anche per Nicola Tamburini compiere uno sforzo di quelle proporzioni abbia potuto non essere propriamente la prima scelta per l’immediato dopocena dell’ultimo giorno di maggio a 5 giorni dalle elezioni.A occhio e croce il confronto di ieri sera poteva considerarsi - almeno sulla carta - una sorta di «Torneo TIM» calcistico, ospitato al San Siro dal Milan e con la partecipazione del Carpi e del Sassuolo, benché a conti fatti il padrone di casa in pectore si sia rivelato - al cospetto di due competitor per niente timorosi, assai combattivi ed a proprio agio - una sorta di malinconico Golia di fronte a due implacabili David.L’appello al voto di Massimiliano Angori - ciliegina sulla torta di un’infinita teoria di «compitini a casa» ostesi al prof. di turno con martellante e soporifera pedanteria, se non talvolta con impacciato senso di contraddizione - è calato sulla platea migliarinese come lo scolaretto secchione avrebbe vomitato il «5 Maggio» di manzoniana memoria al vertice di una spasmodica arrampicata sugli specchi scolastica, dopo aver trascorso giorni e giorni a studiare a memoria la silloge.

Ma d’altra parte, questo è il succo della democrazia nell’era dei talk show: c’è chi è più incline e disinvolto ad affrontare il «palcoscenico» e chi lo è meno, c’è chi riesce a divertirsi guardando in faccia il consorzio umano alla cui custodia - per qualche interminabile istante - si è sottratto nel tentativo di promuoversene leader e chi è costretto ad appigliarsi agli appunti o a qualunque altra cosa riesca a tranquillizzarlo, c’è chi riesce ad essere autenticamente spontaneo e chi deve ricorrere a qualunque sorta di artificio - se non sortilegio - per sopravvivere allo stress da prestazione.E Massimiliano Angori tra i tre competitor - oltre ad essere il padrone di casa e quello ad avere più da perdere - non aveva dalla sua il conforto dell’omogeneità, l’unità di indirizzo di una lista che lavori alacremente per qualcosa di più che sbarcare il lunario del 5 giugno: gli appuntamenti col destino politico sono assai più fitti di quanto non abbia preteso questo lungo e tortuoso inizio di primavera 2016, a partire da Referendum autunnale che vedrà già un grosso numero di suoi sostenitori abbandonarlo e abbandonare il Governo Renzi (fischiato ieri sera) per pascere le file dei «Comitati per il NO», e la contraddizione con la propria variopinta compagine elettorale incombe come la «nera signora» per il più celebre soldato di Roberto Vecchioni.

Alla fine - rischio probabilmente calcolato da Nicola Tamburini - il Carpi e il Sassuolo l’hanno fatta da padroni al San Siro, divertendosi e facendo divertire il pubblico con un calcio di concezione opposta ma frizzantina, tagliente e briosa, al cospetto del catenaccio in stile Juve perpetrato dai rossoneri; ma se si fa eccezione per qualche isolato accenno di insofferenza per l’«altro» del senescente pubblico casalingo, tutto si è svolto nel massimo rispetto reciproco e con una tendenza proverbiale alla convivialità.Se questo non fosse sufficiente, vale anche la pena ricordare che la vicissitudine non era stata organizzata dalla sezione del PD di Migliarino - la vera eminenza grigia nascosta dietro il Circolo ARCI -, ma dalla redazione de’ Il Tirreno non evidentemente in «campo neutro», ma senz’altro nella migliore arena disponibile sul territorio vecchianese, a denunciare in qualche modo un’altre straordinaria sconfitta politica di IPV: la mancanza di spazi di discussione a buon mercato o addirittura gratuiti, come - del resto - se l’opinione fosse una merce e potesse essere espressa soltanto da chi possa pagarne il prezzo.Ciò che però maggiormente mi ha turbato, se non il pur legittimo boicottaggio dell’unica vera occasione di confronto tangibile, fuori cioè dagli studi radio-televisivi e comunque sul territorio, è stata questa sorta di «Disfida di Barletta» che Nicola Tamburini ha lanciato a Massimiliano Angori per una tenzone di piazza senza però il terzo ed il quarto incomodo, come se - nell’ormai inossidabile logica bipolare e plebiscitaria costruita ad arte attraverso i meccanismi elettorali maggioritari e premiali in barba al principio di rappresentatività costituzionale, e nella piena osservanza dei diktat di Bruxelles e dei mercati finanziari - la questione vecchianese riguardasse “ormai” soltanto IPV e R&F.Devo dire - a scanso di equivoci - che dal candidato ufficioso di Mazzeo non ci sarebbe stato da aspettarsi nient’altro che una richiesta di resa dei conti con quello ufficiale, tanto si augura di misurare la temperatura politica di Vecchiano per capire - dietro le quinte - quali potranno essere gli equilibri locali tra le tante personalità della falange locale del PD pisano: una ragione in più per temere lo spettro del Comune Unico dell’Area Pisana e tutte le meraviglie che si porta ragionevolmente dietro.E tuttavia noi di Cittadini in Movimento, appassionati cultori della nostra Costituzione, se abbiamo deciso - conseguendo la nostra prima vera e straordinaria vittoria politica - di costituire una lista per le Amministrative prossime venture, lo abbiamo fatto prima di ogni altra cosa per non accondiscendere questa maligna logica bipolare, in ragione della quale il partito dell’astensione si aggira oggi su percentuali non inferiori al 45% a Vecchiano come altrove in tutto il Paese, benché sappiamo - ahimè - che lo scenario attuale distribuisca oltre il 70% dei seggi in Consiglio Comunale a chiunque riesca a prevalere - anche di un solo voto - su tutti gli altri.

Sappiamo cioè che, comunque vadano le elezioni, i cittadini sostenitori della minoranza non potranno essere adeguatamente rappresentati, pesando - come numero di consiglieri - in maniera pedissequa rispetto al numero di elettori: ma è forse questo uno dei motivi che maggiormente ha deposto in favore della trasformazione della felice esperienza corsara in una lista elettorale, per dimostrare cioè l’inadeguatezza di una democrazia tarata, minata pretestuosamente alle sue radici dalle smanie di governabilità e - nessuno si faccia illusioni in merito - lo ribadiremo in autunno combattendo a tutto campo l’«Italicum» e le altre [contro]riforme autoritarie cui il Governo Renzi ha condannato suo malgrado il Paese.Eppure, se non un’inaspettata caduta di stile, quello di Nicola Tamburini mi pare un atto di presunzione politica, di chiaro ed inequivocabile indirizzo - nei fatti più che nelle parole - verso questa deriva autoritaria di stampo anglosassone, in ragione della quale devono esistere al massimo 2 schieramenti e non di più: certo, noi Cittadini in Movimento possiamo anche non avere la velleità di entrare in Comune dalla porta principale, ne’ - ritengo - che Fabrizio grossi si aspetti molto di più da questa tornata elettorale.Tuttavia pretendere un confronto del suddetto tipo - escludendo a priori le compagini ritenute di minor peso come si trattasse di una sorta di pseudo-ballottaggio - è a dir poco singolare e in qualche misura offensivo del concetto stesso di democrazia: personalmente non mi sono mai pronunciato sulle modalità di conduzione della campagna elettorale da parte delle altre liste, ne’ su quale apparato promozionale siano state in grado di dispiegare.Non sfuggirà tuttavia a nessuno, considerando che a pagare le campagne elettorali saranno - prima o dopo - i cittadini stessi, quanto sobria sia stata quella di Cittadini in Movimento, giocata principalmente e gratuitamente sui social media (pur nella consapevolezza di non potersi garantire una visibilità capillare) o di persona: c’è una questione etica sia nell’eccesso di produzione di carta stampata, sia nell’impiego di risorse della collettività che - per converso - hanno bisogno di ritrovare la via di casa, anziché altri motivi per perdersi nel mare della politica.

Ma un candidato è libero di offrire tutti gli aperitivi che ritiene, è nel diritto di parlare a tutte le pance che desidera e di costruirsi tutte le occasioni che vuole per poter conferire con una cittadinanza debilitata dalla crisi economica, sopraffatta da scelte politiche nazionali sconsiderate o esule di una democrazia farlocca e più ormai formale che sostanziale.

Tuttavia se sottrarsi al confronto con gli altri può essere di per sé considerato atto di silenziosa prevaricazione, pretenderne uno con uno solo dei competitor significa dire: «dovessi essere eletto Sindaco, non lo sarò per tutti: a partire da quella venticinquina di fanatici dell’estrema Sinistra [secondo il suo modo di vedere CIM] o del Centro-Destra di Grossi e di quanti accorderanno loro il sostegno elettorale…».

Questo è ciò che mi rimane di tutta la vicenda, più appunto come cittadino ed elettore che come promotore e candidato di una lista: l’amaro in bocca.

  Tamburini & Confronti: lo schema bipolare plebiscitario

Fonte: Tamburini & Confronti: lo schema bipolare plebiscitario
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3/6/2016 - 0:14

AUTORE:
Ancora rottamatore

A IPV è sempre gradito,ma non sarà la gabella per venirci a chiedere qualcosa una volta conquistato il comune.

2/6/2016 - 21:07

AUTORE:
Alessio Niccolai

Ti rispondo come avrebbe risposto un leggendario personaggio avanese - Mario Raffaelli, in arte Iosce - se fosse ancora in mezzo a noi: "se ero 'ndovino gio'avo la schedina".
Per il resto vorrei capire di cosa vai blaterando: non siamo una lista di disturbo e non l'abbiamo creata per favorire o ostacolare qualcuno, benché ci siamo decisi tardino.
Che la nostra presenza politica faccia o meno gioco a qualcuno, a noi non interessa e in ogni caso è una teoria tutta da dimostrare.
I sondaggi non ci appassionano e - in linea di principio - possiamo parimenti non entrare in CC, entrarci o addirittura prendere il Comune, esattamente come tutti gli altri.
Quello che ci aspettiamo da questa tornata elettorale è affar nostro: abbiamo già conseguito una serie inattesa di vittorie politiche che non sto a raccontarti perché sotto gli occhi di tutti.
C'è una traccia del nostro modo di fare politica ormai in ogni lista e questo vale più di ogni altra considerazione. La ritroviamo forse meno in R&F che - con questo continuo spendere e spandere - ci ricorda molto alcuni vizi della politica 1.0.

2/6/2016 - 20:31

AUTORE:
Tamburiniano

Ma scherzate o pensate davvero di entrare in CC? Voglio una risposta da Niccolai, grazie.

2/6/2016 - 16:31

AUTORE:
Fanatica

Il 5 giugno un voto col jolly roger: non ci sono dubbi. Tamburini a casa.

2/6/2016 - 16:27

AUTORE:
Elettore prossimo

Questi Corsaracci stanno cambiando il modo di fare politica a Vecchiano... ci vole un po' di aria nuova!

2/6/2016 - 11:50

AUTORE:
Alessio Niccolai

Ho un romanzo fantasy di 950 ppgg in uscita su iBookStore: bisogna avere il dono della sintesi se ciò che scrivi lo richiede, altrimenti no. È il supporto (nello specifico un'«analisi» dei fatti che è l'esatto contrario della «sintesi») che determina la lunghezza di un intervento.
Se non riesci a leggere oltre le 3 righe, si capisce come ragioni.....

2/6/2016 - 9:22

AUTORE:
Bruno della Baldinacca

Il candidato Tamburini "se" (di solito non scrivo mai "se" e "ma") con i se ed i ma, anche Fausto Bertinotti poteva fare il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, ma...
Ma per questa volta non posso farne a meno.
"Se" la campagna elettorale durava come in America i partiti (Lega Nord& Forza Italia) che appoggiano la lista civica Rinnovamento per il Futuro avevano già cambiato cavallo dopo i primi 45 minuti della partita.
Non ci si può improvvisare Sindaco "dal dilaffare" come direbbe Fredo del Lelli e con una fiataccina così evidente, come possono pensare i cittadini anche i più "proponsi" come diceva Pioppino al "rinnovamento" arrivare al 2021 con tale rinnovamento di niente?
Infatti fra l'originale e la copia già a metà corsa il centrodestra ha cambiato cavallo ed il Grossi Fabrizio almeno sa parlare "un gocciolino" di politica; poi perderà come sempre, perché a Vecchiano anche se cambiano le generazioni, Vecchiano non è cambiata, anzi ho sentito quel che ha detto la candidata a Sindaco dei Cittadini in Movimento: si vive in un posto meraviglioso e quindi non a caso e per caso che la nostra Vecchiano è così.
Renzo Ulivieri ci disse una sera in quel di Vecchiano: la bellezza che il creatore del cielo e della terra ci ha riservato è cosa immensa; mare, fiume, colline e aggiungo io: terra fertilissima che basta prendere una tascata di semi dal Ghiara per avere sportine piene zibille di verdure e frutta da mettere in tavola tutti i giorni dell'anno.

Epperò a "sciagattà dunniosa" e rendere Vecchiano una periferia banale è un'amme! ed è per questo che mi auguro che ci sia un rinnovamento nella forte continuità del ben vivere disegnata e portata avanti già da Emilio Spinesi con la bocciatura della Convenzione "Saviati-Comune di Vecchiano" degli anni 60/70 che prevedeva la cementificazione del tratto fiume-mare che partiva dal "retone di Argante" fino alla Bufalina e che avrebbe distrutto per l'eternità un luogo "meraviglioso" (le dune di MdV) prescelto dal "buon Tamburini" per farsi un primo "selfie" per pubblicità elettorale.
bona

2/6/2016 - 1:46

AUTORE:
Sara

Condivido molto della tua analisi

2/6/2016 - 1:19

AUTORE:
Luca

Che ti devo dire. Chi non arriva oltre il terzo rigo mediamente si merita il Tamburini di turno.

2/6/2016 - 0:48

AUTORE:
Tiziano

Non ce la posso fa! Al terzo rigo ho smesso di legge! E poi chiedete perché la gente si allontana dalla politica? Ma voi cosa significa "essere essenziali, diretti e di sintesi " non lo sapete proprio!! Che fatica oh!

1/6/2016 - 19:11

AUTORE:
Enologo

L'effetto novità all'inizio crea senz'altro un piccolo brivido di aspettativa, è normale. Probabilmente anche Scilipoti quando non lo conosceva nessuno forse per un quarto d'ora riusci a farla franca. Ma anche in casi meno estremi l'effetto novità non sostaziato da altro è evanescente come il perlage dello spumante. Del resto La parola chiave che passa in questa campagna elettorale purtroppo è apericena e non è indice di un grande orizzonte politico davanti a noi. L' ultimo evento della sua campagna elettorale tanto per ribadire il suo immaginario, l 'ha chiamato "frizzante". Ora ditemi voi in che mani noi dovremmo affidare i problemi reali di questo luogo. E si permette pure di snobbare le liste "minori" . Vergogna.

1/6/2016 - 18:48

AUTORE:
Rifondaiolo pentito

Il compagno pirata non poteva deludere le aspettative: con un solo intervento lunghetto ha demolito tutte le ambizioni del presunto avversario unico dell'Angori.
Migliaia d'euri di prosciutto e salame buttati nel secchio: e menomale che lo sbarco c'è stato tardi, sennò il comune andava ai corsarig.

1/6/2016 - 18:35

AUTORE:
Pio illuso

Allora Paolo la partita è fra gli aperitivi e la sagrestia di Nodia? Apparte che il corsaro non ha detto che Tamburini è anti-democratico. Ma esse snobbati un garba a nessuno:

1/6/2016 - 18:26

AUTORE:
Dino Conta

Diceva mi pà contadino quando si sugava i campi: la merda, più la giri più puzza.
Poi non c'è peggior cosa di farsi ragione quando si ha torto.

Mavvia....! mannemmeno nelle savane brasiliane quando debbono eleggere un capo uno dice a l'altro: si fa cenina iette e quell'artri due si mandino a spiga.
Se lo dice stando zitto va bene! ma credere che il candidato di 5 partiti riconosciuti a livello nazionale che a Vecchiano governano insieme da 20 anni dica un si o un no "a calocchia" come può fare un candidato "vecchio" di 31 giorni di esperienza aggregativa è...diciamo illusione lampante.

1/6/2016 - 18:18

AUTORE:
Elettore forse

Il pirataccio d'Avane è intervenuto poco in questa campagna elettorale, nonostante sia candidato. Anzi mi sembra che fino a ora abbia tenuto un profilo bassino, quasi che non volesse essere votato. Ma questa esplosione improvvisa a cosa sarà dovuta? Ci ha ripensato? È una precisa strategia politica? O veramente questo intervento è solo frutto dell'irritazione per la defaillance di Tamburini?

1/6/2016 - 18:12

AUTORE:
Paolo

Dire che Tamburini è presuntuoso e antidemocratico perchè non era presente all'incontro organizzato dal Tirreno o perchè ha invitato l'Angori ad un confronto a due significa solo fare della dietrologia.
Il candidato di Rinnovamento e Futuro ha fatto e detto due cose semplici (per chi le vuol intendere).
Primo: "non posso andare all'incontro di martedi sera perchè ho già un altro impegno con la gente di Nodica".
Bastava stabilire un'altra data che andasse bene a tutti.
E' nei fatti che Tamburini ha partecipato fino a qui a tutti i dibattiti organizzati (tra l'altro credo con ottimi risultati) e, pertanto, è facile intuire che, se fosse stato possibile, avrebbe volentieri partecipato anche a quello del Tirreno.
Il dono dell'ubiquità non ce l'ha nessuno.
Secondo:
sino a qui Tamburini ha correttamente dialogato e si è confrontato con tutti gli altri candidati.
Adesso, a pochissime ore dalla fine della campagna elettorale, ha voluto lanciare una sfida all'Angori che, nei fatti, rappresenta l'unico suo vero antagonista
Nessuno, infatti, può ragionevolmente pensare che le altre due liste abbiano la possibilità di far eleggere a Sindaco il proprio candidato, portando avanti dei programmi chiaramente di parte e rappresentativi degli interessi solo di una fetta della popolazione vecchianese.
L'Angori ha declinato l'invito rispondendo "o con tutti o con nessuno" (come se lui, preso atto che il Tamburini non avrebbe potuto essere presente al dibattito pubblico del Tirreno avesse risposto "allora non si fa nemmeno noi perchè non siamo tutti".
Tamburini non è stato presuntuoso ma solo onesto.
Ha chiaramente detto che lui è cosciente che si tratta di una sfida a due e che riteneva opportuno confrontarsi con chi rappresenta la maggioranza
Così fa chi si candida per un'alternativa al governo uscente.
Il resto sono chiacchiere.

1/6/2016 - 16:51

AUTORE:
Maura

I cittadini del Comune di Vecchiano avranno i politici che si meritano!
Io andrò a votare "la lista che non c'è".
Prosit.

1/6/2016 - 16:36

AUTORE:
Pipi di palle

Del Niccolai apprezzo la sintesi... dote rara.

1/6/2016 - 16:35

AUTORE:
Ecco

invece di dare addosso sempre alla sinistra, anche voiartri pirati dovreste saper sottolineare e identificare le differenze. Sono importanti. Altrimenti fornite future occasioni ai Tamburini di esercitarsi in arroganza politica e di snobbare l'avversario politico in nome di un immaginario plebiscito ex ante.

1/6/2016 - 16:17

AUTORE:
Ottava

Sono pienamente d'accordo con Alessio, non considerare le altre due liste come possibili competitori è stato davvero di cattivo gusto. Tamburini non è il sindaco che vorrei e non ha i giusti requisiti per diventarlo.

1/6/2016 - 15:37

AUTORE:
Settino

Siccome l'Angori non ha brillato, allora dici che ha fatto bene Mr. Tambourine a non presentarsi a Migliarino, casomai fosse riuscito a fare anche di peggio?

1/6/2016 - 15:22

AUTORE:
sestino

In piazza la gente secondo voi non viene, ma dovevate sentire sta mattina le chiacchere (ndr chiacchiere) al bar, che figura che ha fatto l'angori!!!

1/6/2016 - 14:56

AUTORE:
corsaro

Alessio come sempre è il nostro grillo di Pinocchio o il bimbo de "Il re è nudo". Dice ciò che molti pensano e pochi - o punti - hanno il coraggio di ammettere.Convengo su tutto, soprattutto sul fatto che Tamburini è un gran Narciso (perdonami, dio greco!) e crede che l'aver sfidato Angori ad una singolar tenzone gli dia il diritto di credersi furbo. In realtà non ricorda che i candidati sono 4 (oppure lui crede di valere già per 2 e si è dimenticato degli altri 2?) e quindi nessun senso ha sfidarne a duello solo 1.Pessima mossa che la dice lunga sulla sua considerazione delle "minoranze".
Quindi, sebbene condivida la visione di Angori che ha Alessio, 1 a 0 per Angori...o forse, dato che Tamburini crede di valere il doppio, 2 a 0!

1/6/2016 - 14:40

AUTORE:
Disilluso

Come si sta in piazza non è affare di tutti e per tutti: i Francesi insegnano... altro che apericene e gozzovigli!

1/6/2016 - 14:03

AUTORE:
Piazzaiolo

Si ma per piazza cosa intendi. Anche li ho visto gente di Torredellago venuta per farsi un bell aperitivi gratis. Non diaciamo st..e con questa storia del "noi siamo in piazza". Mica é sempre un valore la piazza sa?. fugaci aperitivi e pessime canzoni.

1/6/2016 - 13:56

AUTORE:
Elettoore prossimo

Tamburini ha voluto screditare gli altri competitori, un gesto arrogante e presuntuoso che andava sottolieato con piu forza da chi i confronti li accetta e li persegue.Lo ha fatto solo, bontà sua il candidato Grossi. Non c é una tana del lupo. Davanti alle persone anche un circolo diventa luogo neutro aperto, come di fatti é stato. Quell altro ha furbescamente trovato o cercato forme di consenso post-televisivo, con il format "evento" che spesso coincide con un altrettanto cantarsela e suonarsela da soli. Poi non basta dire piazza per esserne un reale elemento di rapprentanza. Una triste retorica.

1/6/2016 - 13:48

AUTORE:
Donna.

Alessio ma come ti si fa a leggere. Boia, visite divertiti, eravate un ottantIna di persone se consideri che 45 50 erano tra candidati e famigliari, mi dici in quanti hanno ascoltato. Preferisco la piazza. Grazie.

1/6/2016 - 12:57

AUTORE:
BdB

...quando dieci ti/ci basterebbero per capì le stesse 'ose.