Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Entriamo in Consiglio grazie a tutte le persone che ci hanno sostenuto e aiutato in questo mese, persone che si sono spese con noi andando in giro a parlare, che hanno scritto e usato parole che ci hanno dato forza.
Entriamo in consiglio grazie a tutte le persone che ci hanno dato fiducia.
Mi viene in mente che è stato come prendere il largo e iniziare una navigazione in mare aperto, in un mare non proprio facile, in un mare di cui non sempre si conoscono i fondali, ma ci siamo buttati fiduciosi della bussola che avevamo, uno strumento che ha segnato i punti cardinali delle relazioni sociali costruite in questi anni attraverso volontariato e associazioni, dell’affidabilità e dell’onestà, dell’impegno e la costanza dimostrata nel portare avanti e rappresentare posizioni politiche anche difficili.
Entriamo in consiglio grazie a tutte le persone che ci hanno dato fiducia, ma avremo il compito di lavorare e rappresentare tutte le persone, e speriamo di dimostrare di possedere le qualità necessarie per meritarne la stima.
Entriamo in consiglio e cercheremo di portarvi con noi, cercheremo di inventarci dei mezzi e delle occasioni, intanto vi diciamo che ci faremo sentire molto presto, nei prossimi giorni torneremo a suonare il vostro campanello o a torturare la vostra cassetta postale.
La nostra promessa è molto semplice, è un impegno che ci prendiamo e lo facciamo usando le parole di una canzone di Piero Ciampi, andare camminare lavorare, andare … andiamo, andiamo a lavorare, andare camminare lavorare…
GRAZIE
Mina e Alberto