Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Gruppo Consiliare Cittadini & Territorio
Forza Italia – NCD PPE UDC
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Il Capogruppo
COMUNE DI SAN GIULIANO TERME
(Provincia di Pisa)
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio
MOZIONE URGENTE
OGGETTO: restituzione da parte di Acque SpA del deposito cauzionale per la fornitura idrica
Il Consiglio Comunale
Considerato che la l’acqua è un bene pubblico
Premesso che il Governo ha sbandierato “ L’acqua non è un bene pubblico” .
Visto che la frase “ L’acqua pubblica che arriva nelle nostre case non può essere considerata un bene pubblico” sta facendo arrabbiare gli utenti della rete
Rilevato che a sostenere la tesi è una Deputata del Pd, che ha definito “posizioni ideologiche” le vibranti critiche al suo discorso alla Camera.
Considerato che la deputata PD ha aggiunto “Al cittadino non deve interessare che il servizio lo gestisca una società in house, una società a capitale pubblico o mista, perché quello che garantisce il cittadino e gli investimenti sulla rete è l’affidamento a un buon contratto di servizio e dalla regolazione, questo è il vostro errore ideologico”.
Preso atto che trattasi di una tesi che riassume la posizione del governo guidato da Matteo Renzi.
Tenuto conto che Acque SpA nell’anno 2005 ha inserito nella bolletta dell’acqua € 30,00 come deposito cauzione agli utenti che a suo tempo avevano stipulato contratti di fornitura dell’acqua a partire dal Sindaco pro-tempore e successivamente con altri gestori, fino ad arrivare ad oggi con il gestore Acque SpA.
Va ulteriormente tenuto conto che un cittadino ha convenuto Acque SpA in giudizio davanti al Giudice di Pace di Pisa e premesso che il cittadino aveva stipulato circa venti anni prima con il Comune di San Giuliano Terme con contratto di somministrazione idrica e di avere versato il deposito cauzionale previsto.
Dato atto che con deliberazione del 21.12.2001 l’Autorità di Ambito Territoriale Ottimale aveva affidato il servizio idrico alla Acque S.p.A con successione automatica nel contratto ai sensi dell’art.1460 c.c. e che Acque SpA con disciplina innovativa, non riconducibile a contratti pregressi, ha richiesto illegittimamente un deposito cauzionale istituito con successivo Regolamento del Servizio Idrico Integrato per gli utenti che non pagano le bollette tramite bonifico bancario e costituiva quindi disciplina innovativa.
Da ciò ne consegue che dopo istruttoria il Giudice di Pace con sentenza del 2009, con pronuncia esplicitamente dichiarata DI EQUITA’ NECESSARIA accoglie la domanda del cittadino dichiarando il deposito cauzionale di € 30,00 richiesto da Acque SpA non dovute condannando quest’ultima alla rifusione delle spese di lite.
Sulla base delle medesime indicate considerazioni il Giudice del Tribunale di Pisa con sentenza del 2012 nella causa civile in grado di Appello promossa da Acque SpA dichiara COMPLESSIVAMENTE INAMMISSIBILE l’appello condannando quest’ultima alla rifusione delle spese di lite.
Va ulteriormente osservato che la sentenza è INAPPELLABILE perché non è stato proposto nei termini di legge da Acque SpA appello o ricorso per Cassazione, né istanza di revocazione.
Analogamente a quanto previsto nella fattispecie in esame né deriva che è ILLEGITTIMA l’ulteriore richiesta ai Cittadini da parte di Acque SpA dell’adeguamento del deposito cauzione attraverso la Fattura commerciale del 30.09.2015 e pari al costo del consumo fino a tre mensilità, per gli utenti che non pagano le bollette tramite bonifico bancario.
Vale comunque ricordare come l’Art.33 del Codice del Consumo definisca vessatorie, fino a prova contraria,le clausole che determinano a carico del consumatore uno squilibrio dei diritti ed obblighi significativo il che sussiste nel caso di specie, evidenziandosi una duplicazione della corresponsione del deposito cauzionale.
DALLE CONSIDERAZIONI SVOLTE
in fatto e in diritto per tutto ciò premesso, osservato, e ritenuto in diritto
Constatato che precedenti Fatture Commerciali del 2005 e le Fattura Commerciali del settembre 2015 pervenute agli utenti contengono un aumento del deposito cauzionale.
Che ciò costituisce, peraltro, una modifica sostanziale, operata in maniera unilaterale e in regime di monopolio, del contratto di fornitura a suo tempo sottoscritto.
Ritenuto ingiustificato l’addebito anche in considerazione del pronunciamento del Tribunale di Pisa che ha ritenuto indebite le somme richieste a tale titolo ed ha imposto Acque SpA la restituzione delle somme prelevate indebitamente agli utenti a titolo di ricalcalo del deposito cauzionale
Visti i molti motivi di opposizione alle richieste del gestore sopra illustrate, dalla impossibilità di applicare le modifiche del Regolamento ai vecchi utenti, alla vessatorietà delle clausole che consentono, da un lato la modifica unilaterale delle stesse clausole del contratto, dall’altro lato della possibilità di sospendere il servizio per morosità, fino alla ingiustizia del distacco della fornitura trattandosi di bene primario (l’acqua potabile) costituzionalmente garantito.
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta affinchè
- prendano atto tempestivamente della necessità e urgenza di attivarsi, nelle sedi opportune, affichè Acque SpA restituisca ai Cittadini le cauzioni non dovute e richieste illegittimamente attraverso un deposito cauzionale istituito con successivo Regolamento del Servizio Idrico Integrato; esse riguardano tutte le utenze con contratto in essere di somministrazione idrica prima dell’istituzione del Regolamento del Servizio Idrico Integrato e sue successive modifiche e/o integrazioni; fatta eccezione per gli utenti finali con domiciliazione bancaria, postale o su carta di credito della bolletta.
- si impegnino affinché vengano individuati modalità e provvedimenti, tempestivi e urgenti, per incentivare la restituzione delle cauzioni non dovute.
Si chiede pubblicazione sul sito istituzionale.
San Giuliano Terme,
Il Consigliere Comunale
Giusto Nicosia
La presente Mozione da me presentata e sottoscritta da tutte le forze di minoranza è stata approvata ad unanimità sia dei gruppi di minoranza che di maggioranza nella seduta del Consiglio Comunale in data 07 giugno 2016
Mi rendo conto che si tratta di importi modesti,ma perché lasciare ad una Società somme che, complessivamente considerate, ossia conteggiate tenendo conto del numero di coloro che le hanno versate,nel loro complesso, sono non risibili, ma elevatissime?
Si pensi a quanti sono i fruitori in una stessa città!