Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Poco male, dice il responsabile dell'intesa, invece di fare la Città di 200.000 abitanti ne faremo una da 150.000!
Un’ipotesi che a dire il, vero crea ancora qualche dubbio non solo a Cascina ma anche ad altri comuni e su cui ci sarà ancora da discutere.
Sicuramente l’unione dei comuni, se non amministrativamente ma almeno per la gestione dei servizi, può portare a grandi risparmi per cui staremo a vedere se la nuova sindaca vorrà prendere di petto la situazione e porsi come punto di rottura immediato, per dare subito un segnale di cambiamento sulla scia di un successo apertamente su base populistica (ma non per questo meno legittimo!), oppure più prudentemente si prenderà un po’ di tempo per valutare con completezza la situazione.
“Da dieci anni è avviato il percorso per realizzare un piano strutturale unico - dice un assessore pisano - Non è stato semplice coniugare le esigenze di sei Comuni guidati da sindaci dello stesso colore, figuriamoci adesso che la Lega ha l’occasione di sparigliare il mazzo»
Comunque non sappiamo ancora esattamente cosa foglia fare la “ragazzetta” (infelice nomignolo datole proprio dallo sconfitto Antonelli, forse sotttovalutandola o sopravvalutando se stesso!).
Per ora ha azzerato alcune adesioni tradizionali tra cui quella all’ANCI (Associazionae Nazionale Comuni Italiani) e messo in forse altre adesioni come quello alla Società della Salute.
Vedremo come si muoverà la pupilla di Salvini (venuto apposta ad abbracciarla a Cascina) ma d'altra parte un comune toscano a guida leghista rappresenta, almeno per ora, una rarità.
Nick