Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
I ricercatori della Feps, la federazione che raccoglie le fondazioni legate ai partiti progressisti europei guidata da Massimo D’Alema (non è vero che non fa niente e che si preoccupa solo di criticare il suo Segretario), in collaborazione con un istituto americano, ha lanciato a fine 2014 una mega ricerca a livello globale coinvolgendo in tutta Europa ben 10 mila giovani nella fascia dai 15 ai 34 anni con un sondaggio per esaminare i principali interessi, politici e non, di questa fascia di giovani europei.
“In media il 15% dei giovani non va a votare ed in Europa su 11 Paesi solo in Italia, Germania e Polonia l’interesse per la politica supera la soglia del 40% con i giovanissimi italiani della fascia 15-17 anni che fanno segnare un clamoroso zero per cento. È vero che in generale i giovani non trovano ispirazione nel pensiero politico contemporaneo, ma si dichiarano comunque felici (89% i tedeschi, 87% i polacchi, un po’ meno gli italiani al 75%), ottimisti, e soprattutto sono fiduciosi sui cambiamenti futuri.
E se non vedono la vita politica tradizionale come particolarmente attraente, tuttavia partecipano ad un sacco di attività. Gli italiani esprimono l’interesse più forte (91%) per le nuove tecnologie e si appassionano soprattutto a cinema, musica e sport, praticato e non. In un quadro generale in cui nessuno partecipa ad iniziative ed incontri politici, gli italiani sono i primi col 10%, staccando francesi, tedeschi e spagnoli. Che invece hanno il più alto tasso di partecipazione alle proteste (26%, contro il 14% degli italiani e l’11% dei tedeschi).
Altra questione delicata, la rappresentanza. L’81% dei giovani italiani si sente totalmente ignorato dai partiti, secondi in assoluto solo dopo i bulgari. Il 58%, dato anche in questo caso tra i più alti in Europa, pensa che le forze politiche si occupino essenzialmente dei più vecchi. In generale i giovani europei hanno ben chiara l’agenda delle loro priorità: la salute innanzitutto, quindi felicità, tempo libero, la libertà e la possibilità di far soldi.”
Dal sondaggio risulta poi che il partito che sembra meglio comprendere gli interessi e le aspettative dei giovani sia Forza Italia mentre le caratteristiche indicate come fondamentali per chi vuole dedicarsi alla politica sono l’onestà e solo a seguire intelligenza e rettitudine.
In conclusione dalle statistiche appare una certa uniformità dei risultati nei vari paesi europei esaminati mentre sembra sfatato il mito della loro apatia e del loro cattivo rapporto con la politica.
Dimostrano di avere invece molti interessi e se non credono nella politica è perché non credono in questa politica, una politica che non li coinvolge, non parla loro, è distante mentre sarebbero prontissimi a credere ed impegnarsi direttamente in una politica che li mettesse al centro, che parlasse una lingua a loro più vicina, una politica con e per i giovani e con più tecnologia.
Forse il successo che sta avendo il movimento 5 Stelle fra i giovani dipende proprio da questi due fattori: una politica diversa, con parole diverse (ma con qualche flessione di stile e di avvicinamento pericoloso alle dinamiche proprie dei partiti), e soprattutto con mezzi diversi e più moderni di informazione e propaganda.