Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Il Comune di San Giuliano Terme ha pubblicato gli avvisi per la richiesta di progetti di fattibilità per la riqualificazione di alcuni impianti sportivi.
“Sul nostro territorio sono presenti immobili di proprietà comunale – spiega il sindaco Di Maio – originariamente destinati ad attività di carattere sportivo ed aggregativo ed attualmente non utilizzati. In base alle vigenti leggi l’amministrazione ha deciso di riqualificare questi immobili attraverso un avviso destinato a soggetti terzi”.
Le strutture interessate sono tre: la palestra geodetica di via dei Cavalieri di Vittorio Veneto a Asciano, il campo di calcio di via Marconi a Campo e l’area sportiva scoperta, nonché l’ex ‘barrino’, in via Don Sturzo a Molina di Quosa.
“Si tratta di una richiesta di progetti di fattibilità – precisa l’assessora Sonia Pieraccioni – Sono ammessi a presentare proposte sia le persone fisiche o giuridiche che gli enti pubblici, nonché tutti gli altri soggetti con i requisiti per partecipare a procedure di affidamento di contratti pubblici anche per servizi di progettazione. La scadenza per la presentazione delle proposte, che devono essere accompagnate da una bozza di convenzione e da un piano economico-finanziario, è fissata alle ore 12.00 del prossimo 30 settembre”.
Le proposte approvate dall’amministrazione saranno inserite nel piano delle opere pubbliche e successivamente messe in approvazione. Una volta approvate saranno poste a gara, gara alla quale sarà invitato anche il soggetto proponente. Quest’ultimo, nel caso in cui non dovesse aggiudicarsi la gara, potrà esercitare un diritto di prelazione corrispondendo all’aggiudicatario le spese sostenute per la predisposizione dell’offerta. Se il proponente non si aggiudica la gare e non intende esercitare il diritto di prelazione, sarà l’aggiudicatario a corrispondergli l’importo delle spese sostenuto per la stesura della proposta.
“Ovviamente l’aggiudicatario della gara – conclude il sindaco Di Maio – potrà recuperare il capitale investito e ottenere una giusta remunerazione attraverso la gestione degli impianti. Per evitare speculazioni e tutelare il diritto dei cittadini alla pratica sportiva, le tariffe di accesso ai servizi e alle attività dovranno essere concordate con l’amministrazione comunale”.