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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Le Parole di Ieri
Da Pallavolo a Pallette

27/7/2016 - 17:29

PALLAVOLO
Non si può non parlare di pallavolo quando si parla di Migliarino.
Il Migliarino Volley, ancora oggi una realtà importante e vitale per nostro il paese ormai da una trentina d’anni, vede la luce nel lontano1984 grazie all’impegno e alla caparbietà del suo presidente Lamberto Mariani: una piccola squadra in un piccolo paese.


L’occasione fu la realizzazione della nuova palestra delle scuole medie a Vecchiano, lo stimolo le imprese del Cus Pisa che militava in A1 con i nazionali Nassi, Innocenti e Lazzeroni, la passione quella del Presidente e di pochi altri appassionati.


Ricordiamo le difficoltà degli inizi, quando anche solo avere la palestra per gli allenamenti rappresentava un problema. In un territorio dove dominava il calcio non era facile muoversi, chiedere spazi, sembrava una follia anche solo trovare elementi sufficienti per formare una squadra.


Lamberto caparbiamente ci riuscì. Ebbe pochi spazi all’inizio, strappati con le unghie ad altri sport più in voga, spazi che ben presto però si ampliarono in sintonia col crescere della squadra e con il coinvolgimento anche di insegnanti e studenti delle scuole medie tra cui il prof. Bufalini, uno dei primi allenatori e sostenitori della fattibilità ed utilità dell’impresa. Lamberto trovò miracolosi finanziamenti di sponsor che credettero in lui ed anche in uno sport diverso, “nobile”, lontano dalle grandi platee, dai grandi numeri, ma non per questo meno affascinante ed appassionante. E così lo sentirono i ragazzi che vi aderirono, con tutta la passione che solo un giovane può avere, senza obiettivi di carriere, denaro, notorietà, ma solo con la giusta carica di entusiasmo che li portava ad allenamenti sempre più intensi, trasferte avventurose, effettuate spesso con mezzi propri per mancanza di fondi, difficoltà ed amarezze specie all’inizio, ma anche fonte di grandi soddisfazioni per se stessi e per il loro entusiasta presidente.
 
La squadra cresceva, si faceva conoscere anche fra il pubblico dei non appassionati e la palestra, durante le partite casalinghe, era di giornata in giornata sempre più gremita.
Appassionati cominciano a seguire il pulman dei giocatori anche in trasferta, talvolta addirittura accolti a bordo, dove l’atmosfera era gioiosa e scanzonata. Un grande affiatamento ed una grande amicizia era quello che  si avvertiva fra i giocatori in quelle trasferte. Certo in caso di sconfitta il ritorno era più mesto ma sempre qualche scherzo o qualche battuta risollevavano gli animi e non c’erano mai accuse o recriminazioni per una partita persa, ed anche un grande rispetto dell’avversario.
Il successo in campo sportivo fu ugualmente entusiasmante: dalla Seconda Divisione del primo Campionato 1984/85 la squadra passa in serie D nell’86/87, in serie C2 87/88, in serie C1 nazionale fino alla stagione 1992/93 in cui il Migliarino Volley, grande squadra di un minuscolo paese, approda nella serie B2 nazionale.
Le trasferte divennero più lontane e più onerose, Napoli, Caserta, Salerno, Avellino, Cagliari.


Nel 94/95 avviene l’unica retrocessione sul campo dovuta ad una serie di errori ma l’anno seguente la squadra è di nuovo in B2 dove rimane fino al 98/99.
Per mantenere una tale posizione a livello nazionale, dati i costi sempre crescenti delle trasferte, ed anche per poter puntare al salto in B1, sarebbero occorsi molti più fondi di quelli che il Presidente poteva ottenere dagli sponsor locali, volenterosi e generosi ma pur sempre di piccole dimensioni.


Divenne quindi inevitabile nella stagione 1999/2000 la cessione dei diritti della B2 al Pistoia che ebbe come conseguenza anche la partenza di molti giocatori che furono costretti, con loro gran dispiacere per il clima amichevole del gruppo, a trasferirsi ad altri club di serie A e B.


La squadra, ripartita dalla serie D ed approdata subito alla C con le squadre giovanili, milita tuttora in quel campionato con immutato successo e immutato entusiasmo.


Il miracolo comunque era avvenuto: un paese di poco più di duemila abitanti, minuscolo, era riuscito a portare una squadra di pallavolo in un campionato di livello nazionale! Forse molte circostanze favorevoli avevano contribuito a questo successo come l’entusiasmo, l’impegno e la bravura dei ragazzi, l’aiuto concreto dell’Amministrazione che, dopo un po’ di incertezza iniziale, aveva accolto con favore l’iniziativa, alcuni sponsor generosi, ma il merito maggiore si doveva soprattutto al suo Presidente, caparbio, tenace, talvolta indisponente, ma con il grande merito di avere avuto un sogno, come tanti di noi, ma di essere riuscito a realizzarlo.


Scorrendo l’elenco dei ragazzi che hanno partecipato alle varie squadre maschili e femminili del Migliarino Volley, nell’opuscolo pubblicato per il ventennale, si leggono oltre seicento nomi. Seicento ragazzi tesserati che hanno vissuto questa avventura e da questa hanno imparato a lottare e a soffrire ma anche a rispettare gli altri, a seguire le regole, a godere dello stare insieme, ad essere leali. Sono tutti ragazzi dei nostri paesi, non solo di Migliarino, ed in questo è anche il merito di questa società, di avere insegnato a questi atleti dei nobili principi che nella vita reale purtroppo hanno sempre un minor valore.

Già prima del Migliarino Volley in paese la pallavolo era stata presente.
Sulla scia dei successi della squadra del Cus Pisa, molti ragazzi si erano avvicinati a questo sport. Lo stesso Mariani deriva il suo amore per la pallavolo dalla militanza in piccole squadre di appassionati che disputavano partite per puro divertimento, in ambienti spesso riadattati e privi di qualsiasi confort. Uno dei primi campi di pallavolo fu il cortile del bar “da Italo” a Madonna dell’Acqua dove una rete veniva tesa fra il magazzino e la filata del campo dirimpetto ed il campo tracciato in terra con un rametto.

 

I primi tornei furono organizzati proprio nel campetto da Italo in occasione della Festa del Cacciatore, un appuntamento fisso che si teneva ogni anno con un ottimo menu a base di cacciagione. Il ritrovo dei migliarinesi era comunque “al campetto”, un piccolo campo di calcio, ora scomparso, di fianco alla sacrestia della chiesa di via dei Pini, al di là del fosso che delimita il piazzale del ”cinema del prete”. Adiacente a questo campetto di calcio fu ricavato un campo di pallavolo con dimensioni regolamentari, che vedeva immancabilmente, ogni pomeriggio, la presenza di tutti i ragazzi del paese. Era una gara a chi arrivava prima e spesso si facevano più squadre che si scontravano con grande accanimento senza alcuna posta, tranne qualche panettone, in clima natalizio, che veniva attaccato in bella mostra agli alberi che lo delimitavano.


 Tornei cominciarono a tenersi in tutta la provincia ed anche a Migliarino, in occasione di una Festa dell’Unità, ci fu un torneo in piazza della Libertà dove l’Arci Migliarino fu sconfitto in finale proprio dal Madonna dell’Acqua. La squadra dell’Arci Migliarino partecipò anche a molti altri tornei con discreto successo e con un ricordo particolarmente piacevole: la sconfitta rifilata al Pontasserchio in un torneo a Le Molina. Il Pontasserchio aveva una lunga tradizione nella pallavolo, con giocatori anche di grande valore tra cui un certo Pagni, vigile del Fuoco, che accettò con disappunto ma soprattutto con sorpresa la inattesa sconfitta. Il premio finale fu la solita medaglia ed una bottiglia di spumante Boaro o Boario, cinquanta lire alla bottega!


La squadra comunque andava abbastanza bene, cresceva, tanto che fu deciso di iscriverla al campionato di terza categoria.
Fu trovato anche un vero allenatore, Franceschi Sirio, marito calcesano della Angela Corrieri, sorella di Valeriano.

Cominciarono con grande entusiasmo gli allenamenti, sempre al “campino dalle suore” e fu disputato un campionato onorevole, pur senza ottenere grandi risultati. Le partite ufficiali venivano giocate in piazza della Chiesa con la rete tesa fra due pini della piazza. Talvolta capitava che fossero di disturbo alle funzioni religiose e don Lelio usciva dalla chiesa e veniva a sgridare i giocatori, cercando di mitigare le urla e gli schiamazzi provocati dalle partite e dagli allenamenti.


La squadrà continuò a giocare ma qualche anno era passato, gli “atleti” erano un po’ meno giovani e fu deciso allora di disputare il Torneo Amatori dell’UISP, un torneo meno impegnativo, utilizzando per gli allenamenti e le partite la palestra di via Bovio, a Pisa. Un anno per gli allenamenti fu utilizzata persino la palestra ufficiale del liceo Dini, nel grande piazzale dietro le scuole.


Le squadre amatoriali erano di livelli inferiore e l’Arci Migliarino fece la sua bella figura vincendo il proprio girone, vincendo poi anche la finale provinciale e andando a Pistoia per disputare la finale regionale.
A Pistoia due squadre erano alla nostra portata, e vincemmo con sufficiente facilità. La quarta era di Selvatelle, una squadra di giovani che aveva partecipato ad un campionato nazionale e, per una qualche irregolarità, era stata estromessa. Nell’attesa si divertiva a spadroneggiare in questi tornei minori. Era nettamente superiore e perdemmo, sia pure dopo aver lottato con tutte le nostre forze.


Avere disputato una finale regionale era comunque una soddisfazione per noi ed una nota di merito per il paese di Migliarino, un primo anticipo del valore del paese nello sport della pallavolo in attesa dell’arrivo del presidente Mariani e del suo glorioso Migliarino Volley.
 
PALLETIO
Lett: nc.
Con palletio si indicava il tremolio delle mani ma anche di altre parti del corpo, come la lingua, la bocca, la voce, ed era riferito di solito alle persone anziane.
Poteva essere rivolto anche ad un giovane in guisa di blanda offesa, quando questi aveva difficoltà nel fare manualmente qualcosa.
Ma cosa ci’hai, ‘r palletio?” si diceva per indicare un tremolio, o comunque un’incertezza nell’uso delle mani.
 
PALLETTE
Lett: nc.
Modo di servire la polenta .
Per questa preparazione la polenta deve essere lasciata più morbida in modo da potersi prendere con un mestolo e depositare, in piccole quantità rotonde (le pallette appunto) nel piatto di portata.
Fatto uno strato di polenta sopra si mette il condimento e poi ancora polenta, fino alla quantità desiderata.
E’ un piatto povero poiché il condimento può essere fatto anche con prodotti di basso costo come i porri dell’orto o i funghi raccolti nei boschi, ma ugualmente molto saporito.

 

Foto.

Pallavolo in piazza della Chiesa.

(Franceschi Sirio-allenatore-, Tabucchi, Bargagna (Lalo), Luperini (Rososo), Sciapo, Pasqualetti, Pardini, Mommi, Bani (Banottino)

 

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