Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
C’è chi ha ancora paura dei comunisti (!), chi dei neri, o anche dei leghisti (ma quelli più facilmente stimolano o grande ammirazione o altrettanta grande irritazione più di una vera e propria paura).
Personalmente a me più di questi fanno paura gli incivili, i maleducati, i furbisti (furbismo: esercitare la furbizia a proprio esclusivo vantaggio fregandosi degli altri e della propria comunità).
Come quelli che, dovendosi liberare di alcuni pannelli di eternit hanno deciso di depositarli sul viale dei Pini, incuranti di quei cattivi incontri più volte segnalati e smentiti che possono avvenire nella zona.
La presenza del materiale è già stata segnalata all’Amministrazione Comunale e sono in fase avanzata le particolari procedure per la loro rimozione. Tuttavia i pannelli risultano integri e di vecchia data per cui non rappresentano al momento nessun tipo di rischio ambientale e/o per le persone. Probabilmente, se non sollecitate meccanicamente, non sono in grado di emettere nessun tipo di fibra. Quelle fibre di amianto che, se assunte in dosi elevate e per tempi prolungati (soprattutto riguardanti gli operai che le producevano e le manipolavano), paiono responsabili della possibilità dello sviluppo di un particolare tipo di tumore pleurico che prende il nome di mesotelioma.
G.P_