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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Viale dei Pini
Ancora un regalo!

19/8/2016 - 10:34

C’è chi ha ancora paura dei comunisti (!), chi dei neri, o anche dei leghisti (ma quelli più facilmente stimolano o grande ammirazione o altrettanta grande irritazione più di una vera e propria paura).

 

Personalmente a me più di questi  fanno paura gli incivili, i maleducati, i furbisti (furbismo: esercitare la furbizia a proprio esclusivo vantaggio fregandosi degli altri e della propria comunità).

 

Come quelli che, dovendosi liberare di alcuni pannelli di eternit hanno deciso di depositarli sul viale dei Pini, incuranti di quei cattivi incontri più volte segnalati e smentiti che possono avvenire nella zona.

 

La presenza del materiale è già stata segnalata all’Amministrazione Comunale e sono in fase avanzata le particolari procedure per la loro rimozione. Tuttavia i pannelli risultano integri e di vecchia data per cui non rappresentano al momento nessun tipo di rischio ambientale e/o per le persone. Probabilmente, se non sollecitate meccanicamente, non sono in grado di emettere nessun tipo di fibra. Quelle fibre di amianto che, se assunte in dosi elevate e per tempi prolungati (soprattutto riguardanti gli operai che le producevano e le manipolavano), paiono responsabili della possibilità dello sviluppo di  un particolare tipo di tumore pleurico che prende il nome di mesotelioma.

G.P_

 

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29/8/2016 - 20:13

AUTORE:
Vigile

Dove vai? Son cipolle. Ai tanti che non lo capiscono mi aggrego anch'io.

29/8/2016 - 18:57

AUTORE:
Bruno della Baldinacca

..da più di mezzo secolo di tutta la Famiglia Salviati essendone stato dipendente fin dal /59 del secolo scorso di "donna" Immacolata Salviati sia di Bona ed Agnese Salviati loro figlie come mezzadro della Fattoria La Storrigiana (podere Baldinacca) e di Forese Salviati (S&B talee) e prima ancora con l'allevamento dei fagiani e relative battute di caccia e con pur la distanza di "padroni" di tutta Migliarino da secoli, ma con il rispetto assoluto sia dei loro dipendenti e dei loro compaesani e credo in tutta sincerità che mai e poi mai avrebbero fatto uno sgarbo simile ai migliarinesi ma neppure a tutti i vecchianesi che per recarsi al loro mare dovessero passare sullo "scrimbolo" (ciglio di confine) di Torre del Lago per poi ritornare indietro di 4 chilometri per andare a Bocca di Serchio e Marina di Vecchiano.
...poi visti i risultati della intesa per reciproci interessi (vedi più di mezzo miliardo di lire per l'acquisto del parcheggio di Case di Marina degli anni scorsi versati dal Comune di Vecchiano sul conto di Lionardo e Forese Salviati e la convenzione Comune-Salviati-Centurione per gli approdi sulla riva destra del Serchio che porterà vantaggio&benessere a tutti per il denaro e residenti che liberamente circoleranno su una strada periodicamente risistemata dal Comune di Vecchiano.
nb. Nobili erano e nobili resteranno se non faranno come "qualcuno" suggerisce. Ma a nessuno conviene far cose a dispetto dei santi, quindi...se non si vuol capire non lo reputo mio difetto.
BdB

(vedi anche:
http://www.lavocedelserchio.it/vediarticolo.php?id=20522&page=0&t_a=villa-salviati

29/8/2016 - 17:11

AUTORE:
Vigile

che non capisce.La Bufalina l'ho citata come zona nord della proprietà e dello stesso Comune. Ripeto, ma non risponderò più. Ad un fondo intercluso è obbligo dare un accesso dalla proprietà che lo impedisce. MA DOVE GLI PARE !!! e a spese di chi ne vuole fare uso.

28/8/2016 - 19:03

AUTORE:
Guardiano del faro

Erroneamente a quanto molti pensano, il confine del Comune di Vecchiano non è il fosso Bufalina, ma arriva a metà dell'ex campo sportivo di TdL.
Quindi il Comune di Vecchiano non è proprietario della pineta che va aldilà del fosso (strade bianche comprese).
...e la "proprietà" secondo il vigile, prendeva la rincorsa insieme a tutti noi perindà a MdV? e tutti quei soldini che gli arriveranno dagli affitti degli approdi usando la Via del Mare? mavvia!

28/8/2016 - 18:52

AUTORE:
Vigile

..lettore, la proprietà poteva dare l'accesso al mare alla Bufalina, Comune di Vecchiano, e a spese dello stesso.

27/8/2016 - 12:19

AUTORE:
Lettore

Signora Isabella, la via del mare (o comunque una qualsiasi via che porti al mare attraversando le proprietà Salviati & altri) non è un dono, è un diritto. E' il diritto di accesso a una proprietà interclusa che, al contrario, è stato da sempre considerato come un atto di liberalità da parte dei "padroni".
Se non le sembra così consulti un giurista. Buono, naturalmente. E di sua fiducia. Ma aldilà di un garbuglio di cavilli e interpretazioni la risposta non può essere che una: il diritto. Inoppugnabile.
Se il Comune di Vecchiano ha un torto, è quello di non avere, per moltissimi anni, fatto sancire la servitù di passaggio.

26/8/2016 - 19:16

AUTORE:
cittadina vecchianese

L'uso pubblico della Via del Mare per tutti i cittadini è un'importante conquista per la collettività, non solo vecchianese.
Per questo vanno ringraziati la lungimiranza della famiglia Salviati e la capacità amministrativa dell'ex sindaco Lunardi, che hanno saputo trovare un accordo atteso da oltre mezzo secolo.
Merito da riconoscere con serenità da parte di chi ha a cuore il nostro territorio.

25/8/2016 - 17:14

AUTORE:
P.G_

Ho letto l'articolo del Tirreno e a parte il tono piuttosto sgradevole, c'è anche molta verità. Verità senza dubbio è il grande e potente tentativo di speculazione edilizia con il forte appoggio politico di allora, verità è la distanza che esisteva, al tempo, fra il signore e il suo sottoposto. Un sottoposto con molti doveri ed ancora privo o molto povero di diritti e cultura.
Cara Isabella io simpatizzo per quel partito che lei ama così poco ma devo dirle che ho il massimo rispetto per quelli che un tempo venivano chiamati padroni. Oggi è un termine accettato come dispregiativo e si preferisce parlare di imprenditore perchè se non ci fosse l'imprenditore (parlo in termini generali) non ci sarebbe nemmeno l'operaio e/o il dipendente che dal suo lavoro trae sostentamento.
Però come simpatizzante di sinistra un danno l'ho fatto, ho combattuto contro Porto Cristina e sono andato anche a raccogliere le firme per l'istituzione del Parco. Posso dire "io c'ero" nel vecchio CIP a differenza di molti presenti di cui sinceramente non ricordo.
Sono quindi stato in piccola parte, lo ammetto, responsabile di quello che può sembrare un danno alla proprietà Salviati. Visto però a distanza di anni dobbiamo riconoscere che l'impedimento alla lottizzazione ci ha consegnato (alla Comunità e non solo alla Proprietà) un bosco rimasto praticamente integro, sia pure con problemi, con annessi molto interessanti e la cui potenzialità in termini di interesse turistico e conseguentemente vantaggi economici si è sicuramente moltiplicato. Si tratterebbe ora di mettere da parte antiche rivalità e antiche rimostranze e darci da fare per trasformare questo bene comune in un oggetto fonte di progresso e benessere per tutti: proprietà Salviati, Amministrazione Comunale, comunità vecchianese. Sempre partendo dal dato di fatto che i tempi, ma anche le persone, in tutti questi anni sono molto cambiati.

24/8/2016 - 23:38

AUTORE:
Bruno della Baldinacca

http://www.lavocedelserchio.it/vediarticolo.php?id=23039&page=0&t_a=sabato-13-febbraio-a-migliarino-cerimonia-per-l-uso-pubblico-della-via-del-mare


Non mi pare a vedere dalle foto che feci quel giorno li ci sia stata una "lotta" anzi il mio "naturale" antagonista degli anni /60 don Forese Salviati mi chiese di fargli avere la foto che poi misi in primo piano sulla VdS e così poterono vederla anche Bona ed Agnese Salviati "padrone" del podere Baldinacca dove io e la famiglia Baglini composta di tredici unità si lavorava a mezzadria.
Tutto è bene quel che finisce bene e se la sig.ra Isabella legge quel che scrissi il 13 febbraio us, li ci sono vere verità.
In ultimo la Via del Mare aggiustata sovente dall'Amministrazione Comunale oltre servire all'Azienda Salviati/Centurione per le terre agricole e legname come sempre, ora quando andranno a regime i 170 posti barca li a Case di Marina ad euro 400/450 cadauno sono di buoni soldini nelle loro casse e quindi "tutti i nuoci non vengono per male".
Un saluto.

24/8/2016 - 18:10

AUTORE:
Isabella

Non volevo essere ne cattiva, ne sprezzante e non credo di esserlo stata, e se è cosi che è apparso me ne scuso. Comunque sia sulla questione del proletariato la invito a leggere l’articolo apparso sul tirreno: Dopo anni di “lotta” la via del Mare diventa pubblica di Mario Neri del 10 febbraio 2016. http://m.iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2016/02/10/news/dopo-anni-di-lotta-la-via-del-mare-diventa-pubblica-1.12935859
Sull’amministrazione comunale inutile dire che le facce sono probabilmente cambiate e forse anche lo spirito, ma tutte della stessa famiglia politica che ha gestito (in bene o in male) finora il Comune. Per non parlare del cambio di poltrone avvenute tra Comune e Parco negli ultimi anni, vedi sindaco Lunardi, presidente Lunardi, sindaco Lunardi.

24/8/2016 - 16:38

AUTORE:
P.G_

Giro molto in bici per la strada del mare e per il bosco di Torre del lago, raggiunto per la via del Balipedio fino alla Lecciona e Viareggio, un bosco pubblico costellato di piste ciclabili e da jogging (con tanto di cartelli) che corrono lungo tutto il viale dei Tigli fino ad una piccola area di sosta con una fontanella e alcune panchine. In base a questa esperienza devo comunicare alla signora (?) Isabella che i ciclisti e i podisti non sporcano. Non perché alcuni di loro non siano persone maleducate, ma perché non hanno niente da lasciare. Non portano cibo o sacchini ma solo una bottiglia d’acqua che portano a casa. Chi sporca e lascia rifiuti sono semplicemente cittadini maleducati, che si trovano ovunque e che da noi purtroppo abbondano.
Ma un’osservazione più importante che voglio fare alla signora è sul tono del post, un tono cattivo, sprezzante, con alcune affermazioni frutto della sua fantasia, addirittura alcune accuse all’Ente Parco e all’Amministrazione Comunale che a mio giudizio non posso che considerare gratuite. Non parlo poi del giudizio sul proletariato e i padroni che sembrano appartenere ad un’altra epoca. Se poi queste critiche avessero una qualche base di fondamento, di cui comunque dubito, faccio presente alla signora che in tempi recentissimi è stato eletto un nuovo Presidente ed una nuova Amministrazione Comunale. Sarebbe utile che queste osservazioni fossero portate nelle sedi opportune, dove, con uno spirito necessariamente costruttivo (e non con la vena polemica che traspare dall’intervento) potessero essere messe sul tappeto con lo scopo di raggiungere un reciproco vantaggio. La proprietà insiste su una percentuale molto elevata del territorio vecchianese, credo che un confronto su progetti comuni sia un passo indispensabile per lo sviluppo di entrambi e, non ultimo, anche per un migliore rapporto personale.

24/8/2016 - 13:52

AUTORE:
Bruno Baglini Migliarino

Bruno Baglini ha scritto e conferma:
...poi venne il Parco, sparì il timore e crebbe l'approfitto; e non:
…poi venne il Parco, sparì l’equilibrio e la buona gestione e crebbe l'immondizia ed il degrado.
...mi permetto di rammentare che il degrado in quegli anni aumentò anche sulla via Panoramica di Molina di Quosa e sui cigli di strada di Limiti, Pappiana ed oltre! ma a tutto c'è un limite e non subito si riesce a capire che mettendo cestini&cestoni per "agevolare" "la povera" gente che vien da Bocca di Serchio con il suo sacchetto di indifferenziata, lasciandolo li a Case di Marina, poi da modo ai "pillaccheroni" dell'entroterra di portare i rifiuti indifferenziati li, proprio li in bella vista (come da foto n° 3 allegata da BdB)....che è il caso di dire: i disordini sono cominciati con l'arrivo delle forze dell'ordine ed a niente è servita la mia supplica di non mettere quell'assurdo rifiutaio che...vedendolo traboccante la povera gente ne chiede due, poi tre poi...poi vedi foto n°4 altra assurdità.

Le parole hanno un senso ben preciso e mi pare di esser stato chiarissimo nel mio post precedente.
Il dott. Franceschi, amministratore della bandita Salviati ci disse nel /79: ora vedremo cosa saprete fare meglio di noi!
Il mio impegno personale accettando quella sfida è stato enorme, ma da subito partii svantaggiato perchè mi ritrovai il primo Presidente del Parco colui che firmò insieme ad un assessore comunista la Convenzione Salviati-Comune che prevedeva il "famoso" Porto Cristina che poi tale Convenzione fu bocciata dal Ministro Socialista Lauricella a fronte di grande mobilitazione popolare con la raccolta di 13.500 firme per bocciare la più grande speculazione edile mai tentata in Italia.

Da all'ora ne è passata di acqua sotto i ponti. Si è subito il forte degrado di quella che ora è diventata la via più pulita dell'intero Parco Migliarino-San Rossore; Via dei Pini.
Il lassismo piagnone degli ultimi anni ottanta fino all'anno 2007 era cosa insostenibile per chi ama le regole e la Natura naturale.
Ora con un certo "avvicinamento" delle posizioni che ci han fatto perdere 40 anni di sano sviluppo politico-economico e di relazioni umane, si spera che il nuovo Presidente del Parco Regionale che fu relatore/disegnatore del Nostro Parco insieme a Pier Luigi Cervellati le "cose" cambino in positivo per tutti gli autoctoni e per chi ci porterà di buoni soldini consumando i nostri prodotti ma lasciando intatto il nostro territorio unico al mondo.
Nb, le entrate economiche provenienti da mare (700.000 euro) essendo Vecchiano comune virtuoso, vanno tutte pari pari al governo centrale per aiutare altri comuni italiani che non hanno "doni dalla/della natura)

BdB; alias Bruno della Baldinacca.
buona via.

24/8/2016 - 12:30

AUTORE:
Isabella

Lo scempio che purtroppo si può constatare prendendo la via Aurelia nel bosco è l’esempio lampante di come le persone non hanno più rispetto per le cose e i beni altrui. Paragono quegli incivili che hanno sversato quei rifiuti, a quelli che si aggirano nel bosco e degradano con spazzature, sigarette, bottiglie (non parlo solamente degli immigrati, prostitute, clienti, spacciatori ma anche di gente “civile” che senza scrupolo si aggira nel bosco come se fosse a casa sua lasciando spesso dei ricordi poco ecologici). Sarebbe bene ricordare che il bosco nei due lati della strada comunale è di proprietà privata. I blocchi prepotenti imposti dall’Ente parco e a volte dall’amministrazione comunale ad ogni proposta o prova di rivalutazione del bosco da parte della proprietà hanno reso la zona non fruibile, anzi un costo oneroso per la proprietà stessa (ed è forse questo l’obbiettivo ultimo dell’Ente e dell’amministrazione). E’ bene sottolineare a chi propone una via ciclabile nel bosco, che la proprietà ha già gentilmente e probabilmente stupidamente donato al comune di Vecchiano la Via del mare a costo 0, un accesso al mare che porta molte entrate economiche al Comune dunque in teoria a tutti gli abitanti del Comune di Vecchiano. Un regalo che purtroppo, e non mi stupisce, non è mai stato sottolineato da nessuno in questo blog ed in altri giornali locali, se non parlando di rivincita del proletariato contro i cattivi proprietari. Dunque per gli appassionati di ciclismo ( sebbene senza permesso si avventurano già come se fossero a casa loro nel bosco) hanno una strada che va dalla rotonda e che finisce al mare tutta per loro.
Riprendendo la frase di Bruno: …poi venne il Parco, sparì l’equilibrio e la buona gestione e crebbe l'immondizia ed il degrado.

19/8/2016 - 19:13

AUTORE:
***

Hai letto, F.C., la risposta di BdB? Quella è la risposta di un uomo saggio pratico e intelligente, come non lo è la proposta di altalene, percorsi vita, panchine e ammennicoli vari.
Te probabilmente non hai mai visto la fine che fanno quelle cose lì che proponi, ma chi ti ha risposto lo sa e parla con cognizione di causa.

19/8/2016 - 16:57

AUTORE:
Duilio di Vecchiano

Lo sa cos'è e come funziona un percorso vita? Lo vedo preparato in agricoltura ma molto scarso su tutto. Scriva quando si seminano i baccelli e lasci perdere il resto farà contenti anche i suoi amici.

19/8/2016 - 13:03

AUTORE:
BdB

...non attraversa un giardino pubblico ma un Parco Regionale e non in tutte le "sue parti" può esser considerato come giardinetto o una piazzetta comunale interessata sempre e comunque da giochini-panchine-cestini&recintini per bambini piccini o percorsi vita fatti dal nuovo Assessore di turno come sulla riva del Serchio fra Pontasserchio e Limiti-Pappiana, poi "subitamente" abbandonati come avviene in tutto il resto del mondo (ci sono anche in Trentino) li belli nuovi e mai ho visto alcuno fare uppela-uppela li all'aperto per far vedere...vedere cosa? niente perché uno/una non parte da casa diretto alle parallele pubbliche o altra diavoleria sapendo di non trovarla libera e quindi star li con le mani in tasca ad aspettare il suo turno; mavvia!

Li in quel viale "deputtanizzato" per forza maggiore con la chiusura del Pl 110+221 e ripulito dai volontari dopo 19 anni di competo abbandono (fino al 2007) ora; dato che da provinciale ora è comunale, si può usare come pista ciclabile per il mare nei festivi in alternativa al via-vai (per niente) di tutte quelle automobili che dopo le ore 09,17 cercano un parcheggio impossibile a MdV e poi finita "la stagione del mare affagonita" rimarrebbe un bellissimo percorso ciclabile che incontra tre ambienti: macchia-mare-fiume e viceversa da percorrere a qualsiasi ora.
nota: su Via dei Soldati esisteva già un cancelletto di libero accesso ciclabile con una tabella monitrice: "Chi apre o trova aperto chiuda" ma al tempo c'era timore di dio, del duca Salviati e delle loro guardie e se trovavi il Gentilini o l'Orsini, te da li con il Motom non ci passavi più in eterno.
...poi venne il Parco, sparì il timore e crebbe l'approfitto.

Urge una partita nuova, con nuovo approccio con la proprietà (riconoscendogli la giusta "mercè" e gli enti preposti all'ordine; poi basterebbe un "pietrone" alto un metro con scalino da attraversare con la bici e la suocera e tutti vissero felici e contenti senza il polverone delle moto
...e le panchine, le altalene? nelle piazzette pubbliche! li al loro natural-posto e per i più deboli di gamba, come panchina naturale su Via dei Pini basterebbe un fusto non sbucciato di quelle migliaia di pini che sono in pineta e per 50 anni non avrebbe bisogno di verniciature e...servirebbe anche per fare il gioco della sbarra saltellandoci su per i più piccini..... pensa/pensate come sarebbe bello....caro Effe Ci&.
bona

19/8/2016 - 11:57

AUTORE:
F.C.

In quel viale ci sono state proposte di utilizzo. Qualche panchina, qualche altalena e attrezzature per un percorso " Vita ". Una parte di territorio che potrebbe attrarre di più l'uso da parte dei cittadini già ora presenti e deterrente, forse, di presenze e atti condannabili. Costi? Penso sopportabili per il Comune e passare dalle chiacchiere al fare sarebbe un buon inizio per la nuova Amministrazione.