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È possibile dipingere il silenzio?
Gavia ci prova con le immagini dei mondi che lo evocano.

In un tempo fatto di parole, porre l’attenzione sul silenzio è riflettere su quello che forse più manca oggi: l'ascolto, il saper ascoltare. 
Questa nuova mostra di Gavia vuole essere come l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Intervista a Maria Elena Boschi
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di Mario Lavia
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di Massimiliano Ghimenti
Sindaco di Calci"
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Unione Comunale PD Cascina
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Intervista a Matteo Renzi per «La Stampa» del 2-09-2024 di Paolo Griseri
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Le Parole di Ieri
Da Palloccoloso a Pannina

19/8/2016 - 10:44

PALLOCCOLOSO

Lett: nc.
“’Un la fa tanto palloccolosa!” : era un comune modo di dire dialettale che può essere tradotto con “non farla lunga” o “non farla difficile”.
Potrebbe derivare dalla formazione di grumi nella preparazione di una pietanza, oppure avere un riferimento a presunte difficoltà defecatorie con emissione, lunga e laboriosa, di feci piccole e rotondeggianti.
“’Ome sei palloccoloso” : come sei noioso, monotono, barboso.
 
PALLONZOLA
Lett: nc.
O pallonzolo era quella staffa di legno, o più spesso di ferro, infilata perpendicolarmente nel manico della vanga per poggiarvi il piede e che serviva per spingere l’attrezzo nel terreno.
Poteva essere destra o sinistra a seconda delle preferenze di chi la usava.
La pala invece, che serve per spalare e non per vangare, ne è sprovvista non avendo necessità di essere spinta nel terreno.
 
PALLOSO
Lett: nc.
Termine usato ancora oggi e che non ha un corrispettivo nel vocabolario.
Palloso in dialetto significa noioso, pedante, antipatico, soporifero, barboso, molto simile a palloccoloso.
Può esserlo un film, uno spettacolo, una partita ma anche una persona e perfino un lavoro.
 
PAMPANE
Lett: PAMPINO. [La foglia delle viti coi viticci.]
Esiste anche un arcaico pampano, da cui deriva sicuramente la nostra dialettale pampana , indicante appunto la foglia delle viti, ma che per analogia si estende anche ad indicare quell' orecchi esageratamente grandi che ne ricordano molto la forma.
C’hai proprio du belle pampane!” : hai proprio due grandi orecchie !
 
PANNINA
Lett: PANNINA. [Pannolano(?) in pezza, pannamento (?].
Un po’ oscura anche la definizione italiana di pannina, riguardante comunque oggetti in stoffa, per uso personale o per la cucina. Questi erano venduti di solito a domicilio da venditori recanti la propria mercanzia prima su carrettini attaccati alla bicicletta (qui veniva la “Maschina”), poi con mezzi a trazione animale ed infine con mezzi a motore. Erano furgoncini, talvolta malandati, carichi di mercanzia che veniva messa in mostra con l’apertura dei portelloni laterali.
Nei posti più disagiati, come le abitazioni poste sulle colline, dove le strade erano dei semplici viottoli, addirittura portavano delle ceste a mano piene di quei pezzi di stoffa indispensabili per tutti gli usi domestici.
Raggiungevano con questi mezzi tutte le abitazioni sparse nelle campagne ed era un’occasione per le famiglie di fare scorta di stoffe senza doversi recare ai negozi del paese o della città.
Vendevano anche combinazioni per corredi da sposa, a rate naturalmente, con le famose cambiali da firmare una ad una con la mano lenta del contadino non avvezzo.
Talvolta il pagamento della pannina, se non quello del corredo, avveniva con un semplice scambio di prodotti alimentari, come uova o piccoli animali da cortile.
Il corredo era indispensabile per metter su una nuova famiglia. La biancheria da letto, da bagno e da cucina, aveva un costo notevole e la famiglia intera si preparava alla bisogna accumulando gradualmente il necessario. Le federe, le lenzuola matrimoniali e gli altri accessori venivano acquistati, spesso lavorati ed arricchiti con ricami, cifre, gale e messi da parte, accumulati fino al momento dello sposalizio. Erano di solito le nonne, in quel tempo ancora molto giovani, le addette all’arricchimento delle stoffe grezze che venivano tagliate, rifinite ed infine decorate, talvolta con ricami stupendi che ancora oggi molti di noi conservano con grande affetto, come segno di un passato dove il tempo aveva un’altra velocità. Chi vendeva la pannina offriva anche combinazioni, a suo dire molto vantaggiose, per l’acquisto di pacchi da corredo, scatoloni, ma più spesso grandi valige, dove erano stipate combinazioni da letto e da bagno, tutte con nomi altisonanti a garanzia e dimostrazione della loro grande qualità.

 

FOTO

I Micheletti (ora vecchianesi) con l'amico Nardi 

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Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

19/8/2016 - 13:41

AUTORE:
***

Hai letto, F.C., la risposta di BdB? Quella è la risposta di un uomo saggio pratico e intelligente, come non lo è la proposta di altalene, percorsi vita, panchine e ammennicoli vari.
Te probabilmente non hai mai visto la fine che fanno quelle cose lì che proponi, ma chi ti ha risposto lo sa e parla con cognizione di causa.

Attenzione. la collocazione di questo post era in FLASCH