Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Un leggero toc toc alla porta, esco e sbatto in quest’esserino.
Rido al venirmi alla mente la battuta dei due gobbi che si scontrano, cascano e quello che si rialza per primo dice: Scopa!
In questo momento sento una vocina che dice:
“Siamo dall’oculista?”
“Perché?” - rispondo mentalmente
“Perché siamo …due lenti!”
Vai, si comincia bene la giornata!
No eh, basta con lo scambiare la mia casa con l’arca, non son Noè!
Un’altra voce mi dice: “Ascolta Trilussa, quello che tu conosci bene”.
“Ma il mio Trilussa è in ferie, come faccio?”
“Non quello della Voce, quello romano, quello delle poesie”.
“Sì, conosco anche quello, ma a quale poesia ti riferisci?”
“L'amicizia, te la recito io:
La Tartaruga aveva chiesto a Giove:
Vojo una casa piccola,
in maniera che c'entri solo
quarche amica vera,
che sia sincera
e me ne dia le prove.
Te lo prometto e
basta la parola:- rispose Giove - ma sarai costretta
a vive in una casa così stretta
che c'entrerai tu sola”.
Ho chiesto a Giove che mi facesse diventare piccolo piccolo, ma piccolo piccolissimo…