Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Arriva la salma ma non c’è posto per seppellirla.
E’ successo ancora al cimitero di Vecchiano.
Già nel dicembre 2015 una salma proveniente dalla sala commiato di Navacchio stava trovando la sua ultima dimora nel campo comune quando, dopo la benedizione del sacerdote, l’operatore sepoltuario avvertiva che non era possibile utilizzare lo spazio concesso in quanto la salma da esumare non si era mineralizzata e quindi non poteva essere rimossa.
Rimostranze dei parenti dell’estinto e anche da parte del figlio del morto da esumare che aveva visto violare inutilmente la salma del padre. Solamente nel pomeriggio, dopo il terzo tentativo, il caro estinto riuscì a riposare in pace.
E il fatto si è ripetuto alcuni giorni fa.
La bara era stata accompagnata da una moltitudine di persone dalla casa al cimitero.
Il funerale con rito civile prevedeva la sepoltura nel campo comune dove l’arida terra avrebbe accolto le spoglie di un giovane padre.
Ma i solerti operatori avvertivano che non era possibile perché, per lo stesso motivo del caso precedente, i tentativi fatti erano andati a vuoto e quindi la bara veniva collocata in una stanza provvisoria comunicando alla giovane vedova e ai figli che sarebbero stati informati non appena fossero riusciti a liberare un posto.
Nemmeno il Sindaco di Vecchiano, presente privatamente per l’occasione, riusciva a districarsi nel farraginoso regolamento comunale che prevede non l’esumazione di un “quadrato completo da rimettere a disposizione ma la singola estumulazione per le necessità del momento".
L'applicazione di questo regolamento crea disagi e apprensione fra i parenti che già provati dal dolore non riescono ad accompagnare il loro caro all'ultima dimora.
Marlo Puccetti