Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
I vecchianesi avevano dormito per seicento anni di fronte alla loro chiesa di Sant’Alessandro e un giorno come questo del settembre di sei anni fa (non pioveva) hanno “rivisto” il loro bel campanile e tanta gente vestita in modo strano che li coccolavano come non lo erano mai stati.
I resti scheletrici oggetto di questo studio sono stati portati alla luce in occasione dell'intervento di scavo archeologico preventivo effettuato nei mesi di settembre – novembre 2010 nell'area destinata ad accogliere il tracciato delle nuove fognature comunali per le acque chiare del comune di Vecchiano. Il progetto prevedeva lo scavo di due trincee larghe circa 1,80 m e profonde 2 m: la trincea 1 di Via della Chiesa e la trincea 2 di Via della Libertà, perpendicolari tra loro, che insistevano sull'area circostante la chiesa di Sant'Alessandro. Di particolare interesse per noi è il condotto della trincea 1, che era previsto avrebbe attraversato l'area del sagrato, compresa tra la facciata della Chiesa e la torre campanaria, mentre il condotto della trincea 2 sarebbe passato lungo il fianco meridionale dell'edificio religioso.
L'intervento di scavo archeologico, condotto dalla Divisione di Paleopatologia dell'Università di Pisa in accordo con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana (nella persona della dott.ssa Silvia Ducci), ha avuto una durata di circa tre mesi, dal Settembre al Dicembre 2010.
Durante lo scavo è stata portata alla luce una sequenza di inumazioni e di strutture sepolcrali che si possono attribuire ad una copertura temporale di oltre trecento anni, dall'XI al XIV sec. E che ammontano, ad una quantificazione preliminare, ad oltre 120 individui più o meno completi.
Le sepolture che sono venute alla luce durante lo scavo archeologico sono di vario tipo (singole, bisome ,in strutture a cassa litica ed in piena terra, primarie ed in riduzione).
Nessuno degli individui oggetto di questo studio è stato ritrovato con elementi di corredo.
Hanno partecipato attivamente alle operazioni di scavo i membri del GAV (Gruppo Archeologico Vecchianese) e si sono avvicendati sul cantiere oltre 40 studenti dei corsi di Archeologia Funeraria e Paleopatologia dell'Università di Pisa.