Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Sono passati quasi due mesi dalla nascita di Oreste ma riavvolgiamo la pellicola perché tutto era iniziato con un matrimonio da favola in quel di Monasterace sulla costa ionica calabrese nel mese di agosto del 2015. Cesare si era deciso di portare all’altare nella chiesa di Kaulonia la bella Fatima.
Lei già insegnante precaria a Pontasserchio e amata dai suoi alunni, lui commercialista, avevano iniziato il rodaggio della vita a due venendo ad abitare a Pisa.
La notizia più attesa, come testimonianza del loro amore, non si faceva attendere, Fatima era incinta.
Per una scelta dei futuri genitori il parto era stato deciso all’ospedale Versilia di Lido di Camaiore.
Il destino però aveva deciso che nascesse pisano e così è stato.
Quando nella notte fra il 2 e 3 agosto alle ore tre alla giovane sposa si sono rotte le acque, non c’era più tempo per raggiungere l'ospedale concordato per cui l’ostetrica che aveva risposto all’emergenza precipitandosi nella zona di Pisanova, confermava che era impossibile il trasferimento vista la dilatazione imminente.
Inconsciamente era quello che voleva Fatima a cui non piaceva molto l'idea di partorire in ospedale.
Il futuro papà faceva la spola fra la cucina e la camera che era diventata la sala parto.
Momenti concitati in un crescendo di apprensione e speranza che tutto andasse bene. Il bambino (sapevano che sarebbe stato un maschietto) aveva voglia di dire al mondo “ci sono anch’io”.
Dopo poco un vagito echeggiava nella casa e arrivava alle orecchie del frastornato papà.
Era nato Oreste Patella. La mamma esausta ma felice accoglieva il piccolo Oreste sopra di lei mentre il neo papà (ora anche babbo) accarezzava la testolina già piena di capelli.
La città potrà contare sul giovane “Guerriero Pisano”.
Marlo Puccetti