Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Sono passati già 46 giorni di completa immobilità e in questo lunghissimo tempo ho sognato di “uscire” da casa per andare a “casa”.
Avevo intorno cure e affetto, ma ero come il fantastico ET, volevo “andare casa”
Stamani mi sono fatto coraggio e sono andato nel bosco.
Il cuore mi batteva al pari della gamba, i polmoni si dilatavano al pari del polpaccio e nessun fastidio avrebbe mai potuto non farmi arrancare verso l’interno dell’amica boscaglia.
Nella casa inciampavo in ogni angolo e lì invece, fra rovi e rami morti, fra verghe d’oro e stipa, gincanavo da furetto.
Ciao Leccio, bentornata Pozza di verde acqua, salute a te Ceppa di poliota gialla velenosa ma di un arancio carico alla Van Gogh, grazie Cipressi per avere ritardata la colorazione autunnale per aspettare che mi sia ristabilito e un particolare ringraziamento a te superbo Daino che non te nei andato correndo come le altre volte.
Lo sapevi che non ti potevo rincorre?
A me piace pensare che sì!.