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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Le Parole di Ieri
Da Pare'ndiviso a Pelo Matto

5/10/2016 - 12:40

PARE ‘NDIVISO
Lett: nc.
Difficile, se non impossibile, risalire all’origine di questa forma dialettale, usata ancora ai giorni nostri, col significato approssimativo di “pare impossibile”.
Pare “indiviso”: come il voler dividere una cosa di per sé indivisibile, inseparabile, inscindibile e quindi impossibile.
“Pare ‘ndiviso, ma ‘un cè verso di mangià du pioppini vest’anno!” dice il cercatore di funghi (ritardatario) quando trova la ciocca appena ripulita.
 
PASSAMANO
Lett: PASSAMANO. [Movimento del passaggio di cose per le mani di più persone. Nastro sottile per guarnizione].
In dialetto il passamano era un battuto, una ripassata, un vergato, una castigo in cui le mani, cui si riferisce il vocabolo, venivano usate per percuotere.
Ti faccio un passamanoo!” : te le do di santa ragione!
 
PASSAN BASSI
Lett: nc.
Pura forma dialettale per indicare un periodo dell’anno molto freddo.
Il passan bassi si riferisce agli uccelli che, quando è molto freddo, volano più vicini al terreno dove l’aria è meno gelida perché stemperata dal calore della terra.
"Passan bassi" diceva Foresto del Canarini, e giù un altro ponce!
 
Aneddoto
Al bar del Carnasciali ci si ritrovava tutti i giorni dopopranzo a discutere, giocare a carte o al biliardo.
Spesso vi capitava anche Spinacino che non di rado era oggetto di scherzi, talvolta anche di dubbio gusto.
Un giorno Foresto si acquattò sotto una sedia e mentre Spinacino chiacchierava, di nascosto tagliò via un pezzo dal bastone che questi portava sempre con sé. Quando Spinacino riprese il bastone e lo poggiò a terra rimase inizialmente stupito, non capiva cosa poteva essere successo. Tutti cominciarono a dirgli, fra le risate, che gli si era ritirato il bastone. Spinacino riprese il bastone e si allontanò dondolando e minacciando pene severe per i presenti e i familiari!
 
PATTA
Lett: PATTA. [Accordo, pace (lat. pactum). Pareggio nel gioco]. 
Oltre che con questo significato in dialetto con patta si indicava una lieve punizione corporale, uno scappellotto, uno scapaccione, la meridionale scoppola, un moderato colpo dato con la mano aperta sul dietro del capo.
E’ parola ancora in uso ed è da considerarsi una minima punizione corporale inflitta con animo amichevole ed affettuoso, senza ombra di rancore.
Bada ‘e ti schiocco ‘na pattaa!”, “Ora ti do ‘na patta” era una intimidazione per i bimbi usata di frequente ma di poco valore, più un rimprovero che una vera e propria minaccia.
Il "pattone" avrebbe dovuto essere una punizione più grave, una forte patta, ma in effetti erano entrambi punizioni minori, più ipotetiche che reali.
Patta è chiamata tuttora la chiusura anteriore dei pantaloni.
 
PE’
Lett: PE’.[Piede. Tirata di fumo dalla pipa o dal sigaro].
E’ parola italiana e si usa ancora come indicativo di una tirata di sigaretta: “fammi fa ‘n pè!” “mi fe fa 'n pè!?”faccio l’urtimo pè”.
In dialetto si usava anche per indicare l’atto di non proferir parola: “m’ ha ‘nterrogato, ma ‘un ho detto pè!”, ed anche in maniera figurata: “ci siamo andati, ma ‘un s’è fatto pè!”
Esisteva anche un gioco “giocare a pè”, che consisteva nel [far voltare una monetina, tenuta in mano, soffiando forte]. Dalle nostre parti consisteva nel rivoltare o far procedere monetine o bottoni con l’emissione forzata di aria dalle labbra chiuse simulando il suono “pè”.
 
PEDATA
Lett: PEDATA. [Dal latino pedem, piede. Orma, impronta del piede. Colpo dato col piede. Parte montante di un ponte].
Oltre ad “ora ti schiocco una pedata”, sinonimo di severa punizione corporale, pedata stava ad indicare una salita piccola ma ripida, una pettata, come si chiamavano le stradine che dalla strada arrivano fino sugli argini del Serchio.
 
PELLE
Lett: PELLE.
Tantissimi significati si trovano per questo vocabolo in italiano, ma nessuno che assomigli al senso dialettale del termine con cui si soleva indicare un bambino vivace, furbo e dispettoso.
Forse una variante infantile di pellaccia: uomo che resiste al dolore, alle fatiche, grossolano, furbo.
Al contrario di questi termini, indicanti tutti un’ intrinseca vivacità, con pingipiano si indicava una persona molto calma e molto lenta nell’agire.
 
PELO MATTO
Lett: nc.
Pelo matto si chiamava quella leggera peluria che compariva sul viso dell’adolescente.
Era il primo segno di virilità, l’inizio della trasformazione da ragazzo a uomo ed era opinione corrente che tagliandolo, il pelo si rinforzasse e diventasse più rapidamente barba. Ciò era sufficiente per spingere tutti gli adolescenti ad usare il rasoio, tanto era il loro desiderio di divenire presto adulti.
Anche le ragazze potevano averlo, in quella fase della vita in cui gli ormoni, maschili e femminili, sono ancora incerti su chi, in futuro, avrà l’assoluto predominio.
Quando compariva in donne adulte era credenza comune originasse dall’arte d’ingegnassi in presenza di un marito non troppo attento ai propri doveri coniugali.

 

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9/10/2016 - 19:52

AUTORE:
Cittadino 2

E' vero, torna anche con "può sembrare che", hai ragione Marilena.
Difficile risalire all'etimologia di questa curiosa espressione.

9/10/2016 - 16:27

AUTORE:
Marilena

Più che " pare impossibile" si sente ancora usare "PARE ‘NDIVISO" con il segnificato di "può sembrare che..."
Ad esempio se si dimentica di invitare qualcuno a una festa "pare 'ndiviso di non volercelo...", ossia può sembrare che non sia un ospite gradito.
Probabilmente sono attribuibili entrambi i significati..."pare 'ndiviso" che io voglia saperne di più in merito!Non sia mai:-D