Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Quando ero ragazzo andavo a giocare in una corte di contadini dove viveva un mio compagno di classe alle elementari dalle suore.
Lui mi diceva di stare attento alle “lape” che potevano pinzarmi e mi ci volle un po’ per capire che le “lape” erano “le api”, ma non è tutto: se tante erano lape, una sola doveva essere, per forza, “lapa”, che diamine, lui andava a scuola!
Bello il nostro vernacolo, eccezionale nello stravolgere tagliare aggiungere unire e sottintendere come, per esempio, chiamare la lucertola “sottellera” per evidenziare il posto dove ama vivere: sotto l’edera, la famosa “ellera” dello stornello degli innamorati.
A parte il fatto che la lucertola ama il sole e non l’ombra dell’edera, mi viene da pensare a quell’associazione edera-amore eterno e allora mi domando: ma se la nostra “lapa” succhia i fiori dell’”ellera”, non sarà che quel miele poi prodotto possa essere il vero filtro d’amore?
Chi si offre volontario/a?