Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Due personaggi dello spettacolo, molto diversi sul tema, ma stranamente molto simili nel fisico, dicono:
Partirono all’alba per evitare gli ingorghi. Appena Fantozzi uscì, la sua nuvola da dietro le montagne gli piombò sopra la testa come un aereo da caccia. Era la famosa “nuvola da impiegati”. Ogni “impiegato” ne ha una. Sono nuvole maligne che stanno celate dietro le montagne anche 12 mesi, ma quando s’avvedono che il loro uomo sta per andare in ferie gli piombano sulla testa scaricandogli in nuca un quadrato di grandine in un metro per un metro e lo accompagnano implacabili.
(Paolo Villaggio)
Le nuvole si muovono e risplendono con armonia tutte insieme; ogni nuvola è al posto giusto, nessuna stona con le altre, e se non riesci a registrare con precisione (ma certi cieli sono così complicati che è impossibile) la forma e la posizione d’ogni nuvola in un dato momento, non arriverai mai a rendere la visione del cielo.
(Luca Mercalli)
Secondo me è Zeus che ha chiesto un gelato al limone con una spruzzata di lampone.