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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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"Il No di Gorino"
di Trilussa

30/10/2016 - 19:40

 
Gorino è solo un centinaio di case alla fine di una strada che termina in una piazza. A sinistra il fiume Po , il Po di Goro che sfocia nel mare poco oltre, e davanti il porticciolo con alcune  decina di imbarcazioni. Non grosse barche, yacht o quelle barche enormi che ci domandiamo sempre quanto costino e chi si può permettere certi lussi, ma barchette da pesca con tutti gli accessori necessari per la pesca. Pesca delle vongole che è la prima fonte di reddito e di sopravvivenza di gran parte della popolazione locale.

 

Ci siamo stati, a Gorino, alcuni anni fa ed abbiamo trovato gente semplice, accogliente, gente normale. Come si può considerare normale, oggi, quella gente sempre insoddisfatta di tutto che sentiamo ogni giorno alla televisione, specie in alcuni programmi dove la lamentela è un obbligo di audience. Un lamento, spesso urlato cercando di strappare il microfono al telecronista, per tutto: per il lavoro che manca, per le tasse e la burocrazia che assassina, per la casa popolare che non si trova  o che è occupata da altri, per la pensione troppo minima, per il governo che non ascolta, per i politici che rubano, per tutto insomma compresi gli immigrati sempre delinquenti che violentano le nostre donne, ci rubano il lavoro quando va bene e quando va male vivono alle nostre spalle, trattati meglio dei normali cittadini italiani che soffrono.


Anche per la Sanità pubblica che non funziona e non tutela la nostra salute mentre ci dimentichiamo, o preferiamo non sapere per non dover essere riconoscenti ad uno Stato che non stimiamo, che da noi, nella nostra bistrattata Italia, un by-pass aorto-coronarico per salvare una vita si può ottenere gratuitamente carico della Sanità Pubblica mentre negli Stati Uniti d’America, il paese democratico per eccellenza, servono almeno 100.000 dollari e spesso per sopravvivere il cittadino comune è costretto a vendere la propria abitazione per pagare l’ospedale. Ma noi siamo fatti così, vediamo solo in negativo, viviamo una perenne arrabbiatura e rischiamo di perdere il senso della realtà condannando tutto, anche quello di buono, sia pure non tantissimo, che lo Stato è in grado di offrirci.


Bene comunque, queste persone normali si vengono a trovare improvvisamente di fronte ad un fatto inaspettato che pensavano a loro non dovesse succedere mai: l’arrivo di migranti. Credo che la decisione prefettizia di imporre una cosa del genere senza prima avere parlato, informato, sentito amministrazione (e penso anche utilmente gli abitanti), sia stata una grave leggerezza che abbia molto condizionato la vicenda. Siamo in un luogo isolato, molto periferico, un paese di poche persone e con un minimo di turismo dove l’arrivo di un nugolo di neri, nell’accezione comune televisiva portatori di droga e violenza, non poteva che sollevare molti dubbi. Anche la scelta del locale dove ospitarli doveva essere preventivamente concordata con l’albergatore, l’amministrazione e gli abitanti stessi essendo forse quello l’unico bar del paese.


La mancanza di informazione preventiva come motivazione principale, anche sul numero e la specificità dell’arrivo (appunto donne e bambini), il preconcetto oramai scontato dell’associazione fra immigrati e violenza, specie in un piccolo nucleo di abitanti, hanno creato sicuramente un clima diffuso di sospetto e paura.


Nemmeno il ricordo di essere stati loro stesso migranti quando nel novembre del 1958 il Po invase e distrusse gran parte del paese ha mitigato questo clima teso.


Un clima straordinariamente favorevole per l’intervento della politica, quella brutta della lotta senza quartiere al migrante, terreno fertile per fomentatori come  il pluridenunciato Nicola Naomo Lodi, responsabile Immigrazione e Sicurezza della Lega Nord provinciale di Ferrara, per spingere le persone al blocco stradale per impedire l’arrivo di quello che poi si è rivelato un innocuo pugno di donne e bambini e trasformare Gorino nella vergogna d’Italia.


Poche donne fra i manifestanti, forse più sensibili alla solidarietà, più inclini alla comprensione anche cattolica, o forse semplicemente perché la vicenda è stata presa in mano da gruppi di persone appartenenti a forze politiche che dei respingimenti e della mancata accoglienza fanno la loro bandiera per parlare alla pancia degli elettori.


Eccessivi comunque a mio giudizio i commenti dei vari giornalisti e politici sulla vicenda. In entrambi i sensi e partecipando entrambi a quella brutta odierna consuetudine delle parole forti, lapidarie e ostili, degli urli e dei commenti sopra le righe. Una storia che poteva e doveva essere di ordinaria amministrazione trasformata, per errori ed omissioni gravi da parte pubblica, in un caso nazionale che credo sia andato oltre le intenzioni degli stessi protagonisti. Un’analisi più attenta della situazione avrebbe forse chiarito meglio ed evitato commenti e prese di posizione radicali e quasi sempre errate perché o non sufficientemente valutate oppure maliziosamente strumentalizzate a semplici fini propagandistici.


Ora chi ha impedito l’accesso e chiuso la strada sarà denunciato alla magistratura perpetuando la storia e contribuendo alla perdita di tempo di magistrati già oberati dalle miriade di stupide cause dei cittadini, sempre gli stessi, quelli incavolati per tutto ed incapaci non solo di risolvere bonariamente alcuni loro problemi di vicinanza ma spesso nemmeno di parlare e chiarirsi fra loro per cercare di comporre una vertenza senza metterla in mano al proprio avvocato.


Ho fatto un piccolo riferimento ai migranti che ci tolgono il lavoro, ci portano le malattie eccetera. Questo link è tratto da Medici Senza Frontiere e può rispondere ad alcune domande su alcuni preconcetti usati troppo spesso a scopo di consenso politico ed elettorale
 
http://milionidipassi.medicisenzafrontiere.it/antislogan/

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