Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Nell’ambito della campagna per il referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre Rifondazione Comunista sostiene le ragioni del NO e organizza un incontro con Francesco Gesualdi del Centro Nuovo Modello di Sviluppo per giovedì 10 novembre alle 21:30 al Circolo Arci di Pappiana.
Durante l’incontro si discuterà sui seguenti temi:
REFERENDUM,
GUIDA PARTIGIANA ALLA RIFORMA COSTITUZIONALE.
A chi serve questa riforma? Chi serve questa riforma? Come sottrarsi alla schiavitù e alla subalternità dai mercati?
Saranno presentati i punti principali delle proposte di modifica e gli obiettivi dei sostenitori del sì che, in estrema sintesi, punterebbero alla crescita. Ma che nesso c’è tra crescita e riforma della Costituzione?
Renzi si presenta agli elettori come Davide che vuole sconfiggere Golia, il nuovo che vuole migliorare contro il vecchio che lo ostacola. È davvero questo lo schema di ragionamento? O è solo uno spot elettorale?
Mentre in Italia si ragiona e ci si divide sul sì e sul no, sullo sfondo rimane un report inquietante della JP Morgan del 2013, la sesta banca del mondo, che ha collezionato illeciti per 30 miliardi mentre il suo amministratore delegato nel 2017 ha guadagnato 27 milioni di dollari:
«Quando la crisi è iniziata era diffusa l’idea che questi limiti intrinseci avessero natura prettamente economica (...). Ma col tempo è divenuto chiaro che esistono anche limiti di natura politica. I sintomi politici dei paesi del Sud, e in particolare le loro Costituzioni, adottate in seguito alla caduta del fascismo, presentano una serie di caratteristiche che appaiono inadatte a favorire la maggiore integrazione dell’area Europea». Ancora: «I sistemi politici del Sud sono nati in seguito alle dittature e sono rimasti segnati da quella esperienza. Tendono a mostrare una forte influenza socialista, che riflette la forza politica che i partiti di sinistra hanno guadagnato dopo la sconfitta del fascismo. I sistemi politici nell’Europa meridionale hanno di solito le seguenti caratteristiche: leadership debole, stati centrali deboli rispetto alle regioni, la tutela costituzionale dei lavoratori (...) il diritto di protestare se i cambiamenti sono sgraditi (...). Vi è una crescente consapevolezza della portata di questo problema, sia nel centro che nella periferia dell’Europa».
JP Morgan Report, giugno 2013
Ma davvero ci conviene modificare la Costituzione, rinunciare a parte della sovranità popolare, al nostro diritto di voto per eleggere il Senato, concentrare il potere dal parlamento verso il governo, per queste imprese e questi personaggi?