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È possibile dipingere il silenzio?
Gavia ci prova con le immagini dei mondi che lo evocano.

In un tempo fatto di parole, porre l’attenzione sul silenzio è riflettere su quello che forse più manca oggi: l'ascolto, il saper ascoltare. 
Questa nuova mostra di Gavia vuole essere come l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni 

Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Intervista a Maria Elena Boschi
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di Mario Lavia
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di Massimiliano Ghimenti
Sindaco di Calci"
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Unione Comunale PD Cascina
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Intervista a Matteo Renzi per «La Stampa» del 2-09-2024 di Paolo Griseri
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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E settembre vien danzando
vien danzando alla tua porta:
sai tu dirmi che ci porta?
Tante uve, bianche e nere
fichi e mele con le pere
e di zizzole .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
La Foto
Migliarino- Il Serchio

10/11/2016 - 17:56

Una foto del Serchio a Migliarino.

Non sappiamo se per un caso, oppure per scelta del fotografo, lungo il fiume è stato ripreso un barcone per il trasporto della rena tratta dal fondo del fiume. 

I giovani non sanno che era un'attività locale svolta per molti anni e di cui restano vestigia come la vecchia draga i cui resti si possono vedere sulla riva sinistra del fiume dalla strada che porta a Metato.

Riportiamo parte di un articolo tratto da "Le Parole di Ieri" di G.Pardini

 

"Anche l’escavazione della sabbia (rena) dal letto del fiume era un’attività lavorativa diffusa.

Per questo faticoso lavoro venivano usate delle grosse barche panciute che da un lato venivano bloccate con dei pali (o con i remi) infissi nell’acqua bassa, e dall’altro caricate con la sabbia estratta dal fondale mediante lunghe pale di ferro o di legno, opportunamente forate.
 Le pale venivano infisse nel letto sabbioso ed il manico appoggiato al bordo della barca. Tirando con forza all’interno e facendo leva sul bordo per vincere la resistenza, la sabbia veniva estratta dal fondo e depositata nella barca.. La foratura delle pale aveva lo scopo di permettere il deflusso dell’acqua facendo rimanere la sabbia che si accumulava sul fondo e riempiva la barca fino all’orlo.
Quando la barca era piena il renaiolo guadagnava la riva dove la sabbia veniva scaricata, filtrata con dei retini, ed infine caricata su carretti trainati da cavalli per trasportarla nei luoghi di utilizzo.
L’attività estrattiva successivamente acquistò una dimensione industriale con la comparsa di draghe fisse costruite sulla golena (di una restano i ruderi prima del ponte dell’autostrada), e da draghe mobili che si spostavano lungo il corso del fiume. Queste prelevano sabbia e pietrisco dal letto del fiume, scavando purtroppo profonde buche, che poi caricavano su grossi barconi che erano infine trainati da un rimorchiatore ai centri di raccolta, costituiti dalle draghe fisse, dove esistevano le attrezzature necessarie alla sua lavorazione, stoccaggio e trasporto. Il pietrisco veniva qui lavorato sminuzzandolo in varie dimensioni a seconda della necessità e della richiesta.
Era un’attività comunque non priva di pericoli.
Proprio a ridosso dei ponti di Migliarino avvenne, infatti, la morte di due operai per annegamento dovuto all’affondamento del barcone su cui viaggiavano forse a causa della rottura dell’alzaia. L’alzaia (vedi) era la fune di traino che collegava il barcone, carico di rena, al rimorchiatore che li doveva condurre alla draga.
Le stesse buche nel letto del fiume create dall’escavazione, invisibili dall’esterno, erano fonte di grande pericolo per chi si bagnava nelle sue acque o vi transitava per il guado."

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Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

10/11/2016 - 19:04

AUTORE:
F.C.

Lunga fu la battaglia,ma vinta, che l'Amministrazione Comunale di Vecchiano fece contro la Regione per la cessazione dell'attività di estrazione di rena nel Serchio. L' attività di escavazione con mezzi meccanici provocò un danno ecologico enorme e ci vollero anni per ricomporre uno strato di rena accettabile sul fondo diventato melmoso.