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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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Che tempo che fa - di Michele Serra
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di Fernando Bezi
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Mazzarri e Boggi (Lista Boggi Sindaco)
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di Bezzi Fernando - 2025-04-17bezzifer
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Rosanna Betti
per Fiab Pisa
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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Alberi

28/12/2016 - 23:16


La storia degli alberi di Natale del 2016.


Non sono mancate polemiche sterili sul mancato posizionamento “frazionale” da parte del Comune degli alberi simbolo di questa festa.
I cittadini hanno provveduto massicciamente ad addobbare i loro giardini, come ogni anno, con luci e festoni e la tradizione è stata rispettata.
Ci fosse stato un riconoscimento al più alto, Migliarino avrebbe vinto con l’altissimo albero natalizio, vivo, posto nel giardino della casa di fronte alla chiesa di San Pietro, quella in curva, albero di circa 4 metri.
Per qualche giorno a Migliarino un altro albero si è conteso la gara con la sua altezza di oltre otto metri. D’accordo, era senza palline, non era un abete, non aveva le foglie, ma è stato per tre giorni, ritto e solo sulla Via dei Pini, sembrava glorificare il Natale. Avevamo pensato  che fosse un regalo dell’amministrazione e molti di noi stavano proponendo un comitato per l’acquisto di addobbi, ma poi il 23 mattina, zac, giù la testa come tutti i compagni… tutto da capo, o meglio capitozzato!
Sempre a Migliarino, non me ne volete ma io vedo solo quello che mi sta d’intorno, c’è qualcuno però che ha fatto un albero che lui chiama “dei natali”.
Non il natale di Gesù, ma i natali dei suoi cari, dieci in tutto, addobbando il suo albero, che potremmo chiamare natal-genealogico, con le lettere dei nomi di tutta la famiglia, ogni palco di rami due componenti dai più piccoli ai più grandi e anagrammandole per costruirne parole di senso compiuto, o quasi.

 
A tutti Buone Feste e il 31 “fate i buoni”, come dice il pandoraio del balocco e il pasquale del forum (che è un balocco anche questo)! 

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