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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
San Giuliano Terme
POLITICHE SOCIALI : IL BILANCIO 2016
Conferenza stampa del Vicesindaco Franco Marchetti

30/12/2016 - 16:33


Anche quest’anno, nonostante il perdurare della crisi economica e i tagli dei trasferimenti centrali, l’Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme si è impegnata per il mantenimento dei servizi offerti ai cittadini, garantendo alti livelli sia da un punto di vista quantitativo, come raccontato dai numeri di seguito forniti, che qualitativo.

Particolare attenzione è stata prestata alla cura delle fasi di contatto con le persone, fondamentale nei processi di interazione con chi deve raccontare la sua condizione di disagio economica o sociale.

Il personale dei servizi sociali si è distinto in tal senso per la grande umanità e l’attenzione posta nel rapportarsi con le oltre 50 persone che mensilmente si rivolgono agli uffici.

Un lavoro spesso oscuro, ma estremamente importante quello svolto dai 4 assistenti sociali, dai 3 dipendenti comunali e dal sottoscritto.

Un lavoro che prevede anche un confronto continuo con le realtà del territorio al fine di garantire assistenza alle persone in difficoltà e che coinvolge i tanti volontari delle associazioni della Consulta comunale e delle comunità parrocchiali.

Un lavoro che si è ulteriormente complicato con la grande sfida dell’integrazione dei richiedenti asilo: una sfida che San Giuliano Terme, con i suoi 270 ospiti, sta vincendo grazie anche al contributo della Croce Rossa Italiana, della Cooperativa Arnera e della Cooperativa PAIM, nonché della Caritas Diocesana.

Una attenta riflessione merita la Società della Salute, fondamentale per i servizi offerti in collaborazione con i comuni: in questo particolare momento occorre ripensare il suo funzionamento.

Anche perché la riforma sanitaria varata dalla Regione Toscana rischia di portare ad un concentramento dei servizi in grandi strutture: una situazione complessa per un territorio come il nostro.

Un territorio che si estende per circa 93 chilometri quadrati, con 31.200 abitanti distribuiti in 20 frazioni.

Se consideriamo che un terzo dei nostri cittadini ha un età superiore ai 65 anni e che i nostri centri non sono debitamente serviti dai mezzi pubblici, è evidente come la riforma della sanità rischi di diventare per noi motivo di grandi difficoltà.

Proprio per garantire un certo livello di decentramento delle strutture di primo accesso è necessario avviare un confronto con la Società della Salute.

Ricordo a proposito che la quota capitaria del nostro comune alla Società della Salute per i servizi erogati sul territorio e in collaborazione con le altre amministrazione è di 855.000,00 euro

Questi alcuni numeri dell’attività del comune di San Giuliano Terme in ambito sociale nel 2016:

- 1265 domande per contributi di vario tipo;

- 178 domande per esenzione ticket, per uno stanziamento totale di 21.000,00 euro;

- 90 persone ospitate nelle RSA presenti sul territorio;

- 187 le persone disabili seguite dai servizi sociali:

- 40 i bambini disabili con assistenza scolastica, per 180.000, 00 euro;

- 26 i disabili a cui viene garantito il trasporto, per 150.000,00 euro;

- supporto bambini disabili che frequentano i centri estivi (progetto Solleone), per 1650,00 euro;

- contributo a favore delle famiglie in difficoltà per 33.000,00 euro;

- contributo grandi invalidi civili, per 4950,00 euro;

- fondo di solidarietà, per 90.800,00 euro totali (44.000,00 euro per le persone seguite dal progetto La Zattera, 22.000,00 euro per l’alta marginalità e 24.800,00 per altre 70 famiglie).

Inoltre, per venire incontro alle esigenze delle famiglie, è stato istituito l’albo collaboratrici familiari.

È stato prorogato l’affidamento del Centro Civico di Ripafratta, la cui attività è important per la frazione come momento di coinvolgimento, e rinnovata la convezione con i CAAF per 3.000,00 euro.

Per le persone anziane l’amministrazione ha proposto le vacanze estive a Bellaria, attività che ha coinvolto 57 persone, e il progetto Mare d’argento, che ha coinvolto 6 persone; la Festa dell’anziano ha visto invece la partecipazione di 120 persone.

Importante anche l’impegno nelle politiche abitative, con la gestione diretta del servizio di emergenza che ha permesso di recuperare risorse da destinare al servizio stesso.

Sono stati assegnati 10 alloggi di emergenza: è stata inoltre stipulata una convenzione con la Caritas per la disponibilità di 3 alloggi per l’alta emergenza a 10.980,00 euro anni e assegnato l’ex casello idraulico di Ripafratta ad una famiglia per 5.400,00 euro annui.

Il contributo per l’affitto assegnato nel 2016 ai 236 nominativi della graduatoria definitiva è stato di 109.000,00 euro, di cui 40.000,00 euro garantiti dal comune.

Il comune ha poi convezioni con l’APES e LODE per 9.300,00 euro. Tante le cose fatte, tante le cose che andrebbero fatte.

Occorrono però interventi strutturali da parte degli enti centrali per agevolare gli affitti, favorire il lavoro e ridurre la pressione fiscale: non si può continuare a ridurre i trasferimenti alle amministrazioni locali e pretendere che queste affrontino con le proprie risorse le difficili situazioni in cui versano molte famiglie.

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