Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
ELEZIONI QUESTO 8 GENNAIO? SI, MA SOLO DELLE PROVINCE.
Una scelta assolutamente inopportuna, forse anche incostituzionale.
L'8 gennaio si terranno le "elezioni" per il rinnovo dei consigli provinciali, con l'antidemocratico e farraginoso metodo delle elezioni di secondo grado, cioè con la esclusione dei cittadini, la espressione di voto dei soli consiglieri comunali e sindaci, poi "ponderato", in logica feudale, a seconda delle dimensioni del comune. Due liste, una di centrosinistra (ma Pd più indipendenti), con le candidature di molti sindaci, tra cui quelli di Pontedera, San Giuliano T., Ponsacco, San Miniato (non si ripresenta invece il sindaco di Calci) e una di centrodestra. Non si vota per il presidente della provincia, Filippeschi, il cui mandato è più lungo di quello del suo stesso consiglio.
Come gruppo promotore di Sinistra Italiana a Pisa, riteniamo assolutamente inopportuna la scelta di riproporre la elezione di secondo grado, istituita da una legge che dichiarava di essere "in attesa della riforma costituzionale", che come noto avrebbe dovuto anche abrogare le Provincie, ma che è stata spazzata via dal voto popolare nel referendum del 4 dicembre scorso. Il voto di secondo grado è stato, con il referendum, rigettato, in modo specifico per quanto riguarda il Senato. Nemmeno sappiamo quale sia il bilancio della confusa gestione degli ultimi due anni, che ha trasferito in maniera incoerente le competenze, ha messo a dura prova i dipendenti e i loro diritti, ha sottratto ai cittadini servizi essenziali, come nel caso della Biblioteca Provinciale, o del cambio di destinazione delle cd "Officine Garibaldi" sottratte al loro uso di centro di cultura, di associazione e di biblioteca. Non lo sappiamo perchè non è dato di rintracciare programmi delle due liste, o comunque non sono stati resi noti. Nè sono stati consultati i consigli comunali, le espressioni vere dei territori, dunque titolari del diritto di dare indicazioni sulle politiche di area vasta, di comprensorio, e delle province. Questa elezione è una cosa per soli "addetti".
E' evidente che non si vuole prendere atto della lezione democratica del referendum, e continuare con un metodo estraneo alla richiesta democratica e di partecipazione. In occasione del voto del prossimo 8 gennaio, nel quale non si può esprimere consenso a metodi e contenuti così riproposti, deve venire forte la richiesta di elezioni democratiche, di rifinanziamento e di riassetto di una istituzione locale prevista dalla Costituzione e, se ben organizzata, utile ai cittadini. Noi ci adopereremo per questo, con l'auspicio che anche tra i circa cinquecento ammessi al voto, oltre che tra i cittadini espropriati del loro diritto, si faccia sentire, nell'urna e anche fuori, la necessità di una svolta.