Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Verso i referendum sul lavoro
Nella camera di consiglio dell'11 gennaio la Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibili i quesiti referendari recanti "abrogazione disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti" e "abrogazione disposizioni sul lavoro accessorio (voucher)".
Inammissibile, purtroppo, il quesito sull'ex art. 18, "abrogazione delle disposizioni in materia di licenziamenti illegittimi". Per tali quesiti, oltre che per la proposta di legge di iniziativa popolare per una Carta dei diritti
universali dei lavoratori, la CGIL ha stimolato l'intera società ad un grande dibattito sul lavoro.
Oltre 3 milioni di firme sono state raccolte per tali questioni, decisive per la carne viva delle persone. Ora spetta al governo calendarizzare il nuovo appuntamento referendario, fra il 15 aprile e il 15 giugno, come previsto dalla legge. I voucher sono uno degli strumenti che rendono il lavoro povero: nati per il lavoro accessorio sono diventati un’altra cosa, poiché hanno reso instabile un pezzo di lavoro che prima era stabile. Se si guarda agli ultimi anni, il 30% dei nuovi posti di lavoro sono stati occupati da persone pagate con i buoni. I voucher hanno esteso precarietà, diseguaglianze, insicurezza sociale: non possono essere risistemati o corretti, possono essere solo aboliti. La nascente Sinistra italiana, a Pisa ed in Italia, si batterà con energia verso i referendum. Il lavoro è il cuore della dignità delle persone: se viene a mancare o se è sottopagato, come ha segnalato con energia la Caritas di Pisa, è il primo agente di povertà. È necessaria una campagna a tutto campo per il lavoro: una battaglia che unisca sindacato, associazioni giovanili, collettivi di precari, sinistra politica. Esiste in Italia una maggioranza invisibile di concittadini che esige diritti e lavoro e cui va data voce urgentemente.