Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
DIARIO DI UN’AZIENDA AGRICOLA #1: PIACERE, MARIUS!
Cari amici,vi confesso di essere un po’ emozionato a scrivere questo articolo.
Un po’ perché sono molto timido, un po’ perché quello di scrivere non è certamente il mio mestiere. Comincio con il presentarmi, mi chiamo Marius e sono il fattore che si occupa dei campi dell’azienda agricola Ti Coltivo, dai quali provengono le verdure che trovate ogni giorno sui banchi di Casa Ti Coltivo.
Il mio lavoro è quello di seguire, durante tutto il corso dell’anno, la sorte dei terreni che stanno tra Arena Metato e Vecchiano, nella valle del Serchio ai piedi dei monti pisani.
Come avrete capito leggendo il mio nome, non sono italiano: sono arrivato dalla Romania circa 9 anni fa. Chi mi conosce dice che sono un tipo riservato e taciturno, in realtà mi piace descrivermi come una persona schietta e sincera, diciamo che preferisco far parlare i fatti! Quindi bando alle presentazioni e passiamo a chiarire perché ho inaugurato questa nuova rubrica: in questo spazio cercherò di raccontarvi la vita dell’azienda agricola, gioie e dolori di un contadino che si prende cura dei suoi terreni.
La vita dei campi è scandita dall’alternarsi delle stagioni e quella invernale non è la più facile per la produzione. In questi giorni, ad esempio, sono impegnato a rimediare i danni che il freddo intenso di questo inizio di 2017 ha causato.
A soffrire particolarmente sono le verdure che contengono molta acqua, come i cardi e i gobbi, danneggiati pesantemente dal calo delle temperature.
Oltre a rimediare ai danni causati dal freddo, questo periodo dell’anno è quello nel quale si lavora per preparare la terra ad accogliere ciò che verrà seminato in primavera. Con il trattore freso la terra, sminuzzandola in superficie e preparando le porche, i solchi lungo i quali più avanti seminerò.
Insomma, qui il lavoro non manca nemmeno d’inverno, per questo adesso vi lascio e torno sul trattore.