Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
La colpa morì fanciulla e ormai nessuno sa più chi architettò la farsa e chi cucì i vestiti.
Solo l'autista del pulmino usato quella notte e che portava di giorno le spinaciaie nel campo, è riconoscibile in un noto migliarinese.
In cinque si vestirono con camicioni neri e cappucci neri con la lunga punta che erano del tutto simili a quelli dei razzisti del Klu-Klux-Klan, poi appiccicarono sulla schiena una strana scritta, VATIC, e se ne andarono in giro a Pisa, in Corso Italia fino a Piazza dei Cavalieri.
Chi li scansava, chi ci rideva dietro e chi si impensierì e chiamò la polizia.
I celerotti caricarono i presunti terroristi su un cellulare fatto venire apposta e nemmeno la chiusura in un cassone di ferro, che sapeva tanto di prigione, fece passar la voglia di indagare sullo stato del motore e del furgone ad uno degli incappucciati.
Il ragazzo era solito voler sapere tutto sui mezzi di locomozione e trasporto, fossero treni, pullman o grossi camion. Passava giornate intere alla stazione ferroviaria chiedendo al C.S. Pardini notizie sulle manovre, sui segnali e altrettanto tempo lo passava cercando di manovrare i grossi trattori agricoli ed i mastodontici camion lasciati aperti in sosta davanti alla Luigina.
Aveva quindi dimestichezza con i mezzi pubblici, privati e operativi, ma gli mancava un mezzo militare.
Ora il destino gli dava l’occasione di toccare, chiedere, cercare,
lasciando i poliziotti allibiti e dubbiosi se dare spago al giovane o fare
la loro parte di imperterriti sostenitori dell’ordine pubblico.
Gli altri migliarinesi ridacchiavano destando ancora di più i sospetti e dando ancora di più la certezza di appartenere ad una genia di balordi.
Di fronte al questore le cose finalmente furono chiarite.
Anche a Catanzaro, suo paese di origine, si facevano scherzi e burle, anche lui aveva due figli birbantelli e così non furono neanche prese le generalità, mentre alcuni fotografi dei giornali, per la cronaca locale, cercavano di aver notizie di quella "mancata sommossa sobillata da elementi appartenenti ad una non meglio identificata banda".
Tutto era appianato, tutti contenti: i ragazzi di essersela cavata a buon mercato, i poliziotti di non avere avuto grane politiche, i giornalisti per avere avuto una notizia un po' strana e diversa dal furto di polli, ma non si era ancora spiegato il perché era stata scelta la parola VATIC.
Erano forse i giovani vati, dei profeti di una nuova filosofia?
Era forse la loro una nuova setta di religiosi che facevano capo al
Vaticano? Erano forse una cooperativa di idraulici che pubblicizzavano
un nuovo prodotto per lavandini?
A chi toccava il compito di dare la soluzione? Tutti si guardarono e, piano piano, tutti insieme, sottovoce, dissero:
Vi
Andiamo
Tutti
In
Culo.
Meno male che il questore aveva fatto giuramento di lealtà, fedeltà ed onestà… e poi non era neanche armato!
n.d.a I giornalisti scrissero che sulle tonache vi erano disegnati dei teschi, ma al solito i giornalisti scrivono come pare a loro.