Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
La foto non è datata ma dai vestiti del ragazzo lungo la strada, coi pantaloni "alla zuava", sembra abbastanza antica.
La stradina su cui si trova forse è quella che porta sul monte.
I pantaloni alla zuava, detti anche knickerbockers, sono pantaloni ampi, arricciati, e rimboccati sotto le ginocchia.
Prendono nome dagli zuavi, che indossavano una divisa i cui pantaloni erano ampi e a sbuffo. Il nome knickerbockers deriva invece da quello dello scrittore Dietrich Knickerbocker, che nel romanzo Storia di New York (1889) descriveva gli immigrati olandesi con questo tipo di pantaloni.
Zuavi (in francese Zouaves) fu il nome dato ad alcuni reggimenti di fanteria in diversi eserciti e in diverse epoche.
Il nome viene da quello di un gruppo di tribù berbere dell'Algeria, che in arabo erano denominate zwawa.