La legge sulla sicurezza delle cure e sulla responsabilità professionale è stata approvata

 
 
La legge sulla responsabilità professionale in sanità è stata approvata oggi alla Camera in via definitiva con 255 voti a favore, 113 contrari e 22 astenuti. Quella di oggi è una data che resterà nella storia della sanità italiana.

Finalmente, grazie all’aiuto, ed al prezioso contributo, di tutti i colleghi di Camera e Senato, il Ddl sulla responsabilità professionale e la sicurezza delle cure, è legge. Si tratta di un provvedimento atteso ormai da ben oltre un decennio da parte degli operatori della sanità. Con questa legge aumentiamo le tutele dei professionisti prevedendo, al contempo, nuovi meccanismi a garanzia del diritto al risarcimento da parte dei cittadini danneggiati da un errore sanitario. L’assenza di una normativa organica in questa materia ha tolto in tutti questi anni serenità a medici e professionisti e, soprattutto, ha comportato come ricaduta l’enorme costo della medicina difensiva che pesa sul nostro sistema salute. Con questa legge abbiamo regolamentato l’attività di gestione del rischio sanitario, prevedendo che tutte le strutture attivino un’adeguata funzione di monitoraggio, prevenzione e gestione del rischio (risk managment). Abbiamo inoltre modificato la responsabilità penale e civile per gli esercenti la professione sanitaria.

E ancora, nel testo viene rafforzato l'obbligo per tutte le strutture sanitarie pubbliche e private di essere provviste di una copertura assicurativa, e si ribadisce l’obbligatorietà dell’assicurazione per tutti i liberi professionisti. Dal lato dei pazienti, poi, sono state previste nuove misure, come quella riguardante la trasparenza dei dati: le strutture sanitarie saranno tenute a fornire ai pazienti la documentazione clinica da loro richiesta entro 7 giorni. Verrà infine istituito un Fondo di garanzia per il rimborso dei danni derivati da responsabilità sanitaria. Guarda qui il video in cui spiego i punti principali della riforma. Queste invece le reazioni dal mondo della sanità e della politica. La legge sarà presentata il prossimo venerdì 10 marzo  alle ore 17 a Pisa presso l'Area della Ricerca CNR via Moruzzi 1, nel corso dell'incontro: "La sicurezza delle cure e la riforma della responsabilità professionale in sanità”.

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Il Pd unica casa possibile per cambiare il Paese
 
Le divisioni di questi ultimi giorni che hanno coinvolto il nostro partito e che hanno avuto come conseguenza la scissione e la nascita di un nuovo soggetto politico non è una buona notizia per nessuno. Una frattura evitabile e incomprensibile che può solo favorire il populismo e la destra.

Sono convinto che i veri motivi che hanno spinto molti di quelli che hanno fatto questa scelta siano solo una visione di corto respiro oltre ad una “insofferenza politica” verso il segretario dimissionario e la maggioranza del partito davvero difficile da comprendere. Come ci ha ricordato Veltroni nel suo accorato intervento all’assemblea del partito, la sinistra quando si è divisa “ha fatto male al Paese e a se stessa". Un appello quello dell’ex segretario, purtroppo caduto nel vuoto.

Possiamo solo prendere atto di chi ha deciso di prendere un’altra strada. Però voglio anche sottolineare che siamo sempre il più grande partito di questo Paese, diffuso sul territorio, l’unico che fa i congressi coinvolgendo migliaia e migliaia di persone e iscritti, cosa che non avviene nel centro destra e tanto meno nel M5S dove le decisioni vengono prese secondo gli umori, molto variabili, di una sola persona. Con il nuovo congresso che ci impegnerà fino alle primarie per il leader fissate il 30 aprile, avremo finalmente la possibilità di confrontarci su cosa serve davvero all'Italia e rilanciare le nostre proposte su temi come la sanità, le tasse, l’innovazione, il lavoro e le infrastrutture. 

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Il ministro Minniti ascoltato in Commissione migranti. Per la prima volta una strategia chiara sulla gestione dell’accoglienza
 
Condividiamo e apprezziamo la nuova strategia per gestire i flussi migratori e il sistema di accoglienza presentata il 22 febbraio in Commissione migranti dal ministro Minniti. Siamo convinti infatti che per la prima volta rispetto al passato, ci troviamo davanti un piano dettagliato su come il Governo intende affrontare questo fenomeno attraverso una serie di interventi, non più prorogabili, incentrati sull’integrazione e su un sistema di accoglienza diffusa.

Superare la logica dei grandi centri e incentivare l’accoglienza diffusa sul territorio è infatti l’unica direzione perseguibile per mettere a regime il sistema. Leggi di più.

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Migranti. A San Giuliano un esempio da seguire
 
Come Commissione parlamentare d’inchiesta sui migranti abbiamo visitato molte strutture in Italia ma l’ex Cottolengo di San Giuliano Terme (Pisa) rappresenta una situazione positiva dove abbiamo riscontrato una buona organizzazione e un processo vero di accoglienza. La struttura che ospita 220 persone gestita dalla Croce Rossa, e’ in buone condizioni e credo che questo sia un modello da seguire per una corretta accoglienza che si deve garantire a chi scappa dalle guerre e dalle persecuzioni.

Sul centro La Tinaia, a Cascina invece, abbiamo acquisito un dettagliato dossier da parte dell’amministrazione comunale che evidenzia una serie di criticità e che ora valuteremo e approfondiremo in sede di Commissione.