Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
È appena terminata un’azione congiunta delle forze dell’ordine per cercare di eliminare la presenza di extracomunitari nella pineta di Migliarino. All’alba di oggi un numeroso spiegamento di Guardie del Parco, Guardie forestali, Carabinieri delle Stazioni di Migliarino San Giuliano e Viareggio, Polizia municipale di Vecchiano e Nucleo cinofilo antidroga della Guardi di Finanza hanno fatto una super retata nella zona “nera” dello spaccio alla Bufalina.
Sono state perquisite le solite baracche di fortuna, mappati cumuli di rifiuti di ogni genere e identificati, o meglio schedati data l’impossibilità di risalire alle vere generalità, diversi nordafricani, ma la cosa che ha colpito di più i militari è stato il luogo che si è prospettato alla vista: un lembo di Africa nella nostra Pineta, che qui tutto sembra meno che “pineta”!
Niente pini, niente erba o cespugli, ma dune di sabbia alte oltre cinque metri, un ambiente che nessuno aveva mai visto qui nel Parco.
I giovani fermati si sono giustificati dicendo che volevano ricreare un facsimile della loro terra e così avevano fatto quelle montagnole.
Logico e dovuto sequestro di droga, ma nessuno ora sa cosa fare con le pseudodune e a chi compete il ripristino ambientale.
Sarà presto convocata un’assemblea pubblica per far conoscere quali siano i danni, le pene e la competenza.