Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
- ROMA - Il divieto di raccogliere le telline scattato l'1 aprile deve valere per tutti, non solo per i professionisti ma anche per i 'pescatori della domenica'; la legge lo deve specificare, tanto più quest'anno con una produzione super abbondante che potrebbe indurre in tentazione.
A chiedere chiarezza al ministero delle Politiche agricole è il Consorzio gestione pesca molluschi (Cogemo) di Roma e di altre marinerie del Lazio e della Campania.
''L'abbondanza di prodotto e il fermo pesca - spiegano all'ANSA dal Consorzio di Roma - potrebbero alimentare il mercato nero che si è creato negli ultimi mesi a nostro danno; una cosa è certa il consumatore deve sapere che il prodotto italiano oggi non può essere venduto e se lo trova sui banchi è pescato di frodo''.
Nella norma di divieto, spiega infatti la Federcoopesca-Confcooperative, non si fa un riferimento specifico ai pescatori professionisti o ricreativi, ma poiché il fermo nasce per tutelare i giovanili della specie e consentire il rinnovo della risorsa, non avrebbe senso far rispettare questo stop solo ai professionisti.
Occorre quindi evitare interpretazioni a maglie larghe del provvedimento, che possano far sentire qualcuno autorizzato a pescare in periodo di fermo, sottolinea l'associazione, nel ribadire che telline italiane provenienti da pesca non professionale, non possono essere messe in vendita.
Anche perché per i professionisti che vanno a pescare nei periodi vietati le sanzioni vanno dai 2 a 12 mila euro, oltre a perdere 6 punti dalla licenza di pesca.Serve quindi un chiarimento anche alla luce dell'abbondanza di telline che, secondo il biologo Claudio Brinati, è dovuta alle buone condizioni meteomarine che hanno favorito lo sviluppo di plancton di cui si nutrono.
''Se vogliamo continuare ad avere tanto prodotto - ha detto Brinati - non dobbiamo turbare questa fase delicata in cui i giovanili si insediano nella sabbia, trovando il loro giusto habitat, per poi crescere''.