Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
“Negli ultimi tempi il cicloturismo marcia a pieni giri. Secondo i dati diffusi da FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) in Europa questo settore vale 44 miliardi di euro, ben al di sopra dell’indotto del mercato delle crociere, che è di poco superiore ai 39 miliardi. Un modo di muoversi sempre diffuso anche in Italia, dove si stima abbia un valore potenziale di 3,2 miliardi di euro…….sono sempre più diffusi centri di accoglienza sul territorio in grado di offrire ai turisti sulle due ruote un’ospitalità ad hoc. Una delle piattaforme dove è possibile informarsi è Albergabici.it, il motore di ricerca in tre lingue (italiano, inglese, tedesco) dove si trovano hotel, agriturismi, bed & breakfast o campeggi amici della bicicletta”
Naturalmente servono piste ciclabili per far passare i cicloturisti, servono luoghi di accoglienza attrezzati per farli fermare e ristorare, servono informazioni e propaganda per offrire loro conoscenza e opportunità e serve, soprattutto, un territorio appetibile dove la gita in bici non sia soltanto un sfoggio di atletismo ma anche di conoscenza e bellezza.
Cosa ci manca, a noi di Vecchiano, per essere al centro di uno sviluppo di questo tipo, per far parte di questo fermento delle due ruote a livello nazionale e internazionale, per cogliere questa grande opportunità per uno sviluppo compatibile e sostenibile?
Al momento quasi tutto.
Quello che abbiamo è il territorio appetibile, molto appetibile vista la nostra conformazione orografica e la bellezza dei luoghi in cui viviamo. Spesso non ci rendiamo conto della fortuna di abitare in un luogo di tale attrattiva, dove il mare e il lago sono a portata di bicicletta, il bosco ci circonda, il fiume ci lambisce, le colline sono a un passo e se siamo amanti dell’arte Pisa Lucca e Firenze sono a pochi minuti di auto (o di treno).
Tutto il resto ci manca. Ci mancano le piste ciclabili per cui non abbiamo né soldi né progetti (e quando c’erano non li abbiamo sfrutttati), ci mancano luoghi attrezzati per la loro accoglienza e anche l’opportunità di essere conosciuti a livello nazionale e internazionale per invogliare i tanti appassionati a venire nel nostro territorio.
Se non abbiamo piste e non abbiamo luoghi di ristoro abbiamo però molto altro da offrire ad un ipotetico turista. Solo che se diamo un’occhiata su Tripadvisor e clicchiamo Pisa o Vecchiano sulle cose interessanti da visitare praticamente non esistiamo. A Vecchiano la cosa più importante è la Madonna di castello, sicuramente lo è, ma mi immaginavo di trovarvi anche la Marina, che non c’è. La Marina di Vecchiano è su Pisa ma posta in un fondo di classifica che non ci fa onore. Per la cronaca al 29°posto delle cose da visitare a Pisa. Soprattutto non fa onore alla bellezza del nostro litorale. Bocca di Serchio non esiste ed è meglio così, visto che non abbiamo idea di come utilizzarla dal punto di vista turistico e l’afflusso di turisti ci potrebbe mettere in difficoltà non avendo un programma preciso né di vista né di accoglienza.
Forse, per offrire un altro punto di vista, la presentazione a Marina del Santuario Pelagos, criticato proprio su questo giornale da Renzo Moschini per la sua inconsistenza, con tanti di cartelli, bandiere, divieti e colazioni varie si poteva fare in Comune e i soldi spesi per l’evento impiegati per qualche opera di riqualificazione locale o per far conoscere il nostro territorio con qualche canale più efficiente, magari iscrivendoci a qualche sito specialistico che propagandi il nostro territorio a livello internazionale.
Naturalmente servirebbe un programma di sviluppo che sapesse offrire qualcosa in più di una sosta sul lungomare di Migliarino, o un’occhiata a Bocca di Serchio. Ma questo è un altro discorso.