Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
In una bella mattina di primavera, esattamente 730 anni fa, il 18 aprile 1287, Dante Alighieri venne a Migliarino, allora chiamato semplicemente “Tenuta di Milliarino”, ospite di Alemanno di Jacopo Salviati per cercar conforto dalle pene d’amore per la riluttanza della bella Beatrice, sua musa in poesia e sua spina nel cuore.
Il Sommo aveva già in mente la stesura de “Vita nuova” che si rivelerà opera magistrale, di lì a pochi anni, con un sonetto dedicato appunto a Beatrice:
Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Alla vista di una biscia nei pressi della capanna di caccia, e alla risposta della domanda di cosa fosse quel “tal rettile” tanto bello e affascinante: ”La Natrice”, Dante sussultò e ripiombò nella mestizia di chi le sembrava simile anche nel nome: Beatrice.
Presa una penna di fagiano per scrivere, un rametto di fitolacca per inchiostro e una manica della sua camicia per foglio, buttò giù questi versi:
Tanto gentile e tanto lesta pare
la biscia mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando arcuta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi mirare,
malignamente di cangià vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da sotto la terra a pericol mostrare.
Poi ricadde nel pessimismo e se ne ritornò a Florentia giurando che avrebbe smesso di pensare sempre a chi non lo aveva mai guardato con quegli occhi.