Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Comitato Proteggiamo il Futuro San Giuliano Terme
comitatoproteggiamofuturo@gmail.com comitatoproteggiamofuturo@pec.it
L’affermazione dell’assessora all’istruzione di San Giuliano Terme secondo cui i livelli di amianto sarebbero sotto i livelli di guardia ci sembra del tutto inadeguata e ci chiediamo con quale” serietà” l’amministrazione comunale continui a dare, da un anno e mezzo, rassicurazioni di questo tipo, circa l’assenza di rischi per la salute dovuti all’ingestione di fibre di amianto. Importanti istituti di ricerca e associazioni di medici continuano viceversa a segnalare la possibile insorgenza di rischi, proprio recentemente , per esempio, ISDE international ( International Society of Doctors for the Environment) ha lanciato un appello in cui si richiede un’azione politica globale per un’acqua potabile libera da fibre di amianto, sottolineando che i rischi potrebbero essere particolarmente elevati per i bambini. In merito alla stima del rischio, ciò che nessuno dice ai cittadini è perchè le analisi da noi non vengono fatte con lo stesso metodo di rilevamento usato dall’EPA americana per stabilire il limite di 7milioni di fibre/L a cui anche in Italia si vuole fare riferimento non esistendo un limite nella normativa nazionale. In Italia i rilevamenti dell’amianto nell’acqua vengono fatti con una metodologia – strumentazione con sensibilità molto inferiore per cui non vengono contate le fibre più corte e più fini, che in realtà, secondo studi confermati dall’Istituto Superiore di Sanità costituiscono il 95% delle fibre derivanti dalla corrosione di tubazioni e serbatoi in amianto. Se ne deduce che i rilevamenti fatti finora non ci danno una reale stima del rischio cui tutti noi siamo esposti attraverso l’acqua che arriva nelle nostre case. La situazione è comune a tutta la provincia di Pisa che secondo i dati forniti dall’Autorità Idrica Toscana ha il 52% della rete idrica costituita da tubazioni in cemento amianto.
Non servono quindi inutili rassicurazioni ma PREVENZIONE, quella vera!LA PREDISPOSIZIONE IN TEMPI BREVI DELLA SOSTITUZIONE DEI TUBI DI AMIANTO IN TUTTA LA RETE IDRICA.
Il Direttivo del Comitato Proteggiamo il Futuro Martina Vitale Samuele Messican