Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Fa caldo, come la canzone portoghese.
Il grano matura, come la malvarosa.
Andiamo allora nel mondo lusitano passando dalla via del mare con la dolce canzone:
Malva -Rosa
.
Xaile verde, verde-malva
Sacudida e toda airosa
Ainda mal rompia a alva
Saía de casa a Rosa
O esvoaçar do seu xaile
Trazia o povo intrigado
E a pobre Rosa, afinal
Ia à missa e ao mercado
A rosa que abrisse na sua roseira
Não tinha a maneira daquela morena
Ligeira, brejeira, formosa
Parecia uma pena pequena
Essa Rosa
Dizem que desde criança
Aquele xaile a compunha
A ponto da vizinhança
À Rosa pôr essa alcunha
Essa alcunha graciosa
De que já ninguém a salva
Chamavam-lhe a Malva-Rosa
Com seu xaile verde-malva
ed ecco la traduzione:
Scialle verde, verde malva,
spigliata ed elegante
non appena spuntava l'alba
usciva di casa Rosa.
Lo svolazzare del suo scialle
attraeva il popolo intrigato
e la povera Rosa, infine,
andava a messa e al mercato.
La rosa che si aprisse nel suo rosaio
non avrebbe la grazia di quella bruna
leggera, sbarazzina, armoniosa
Sembrava una piccola piuma
Quella Rosa.
Dicono che fin da bambina
quello scialle l'adornasse
al punto che il vicinato
mise a Rosa quel soprannome.
Quel soprannome grazioso
da cui oramai non si salva
La chiamavano Malvarosa
col suo scialle verde malva.